Collaborazione tra il Museo del Bardo e i Musei Civici Fiorentini per incentivare e promuovere il turismo di qualità, istituendo facilitazioni reciproche per le visite, campagne pubblicitarie congiunte e la messa a disposizione i canali informativi e pubblicitari del Comune. Ma anche una grande mostra, programmata per il 2017, al museo tunisino con il prestito di opere della galleria degli Uffizi e la collaborazione della Regione Toscana. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella, a Tunisi per una visita istituzionale insieme all’assessore alla cooperazione internazionale Nicoletta Mantovani e al console genenerale della Tunisia in Toscana Gualserio Zamperini.
«Non c’è più un “noi” e “voi” ma siamo tutti uniti in una stessa visione del futuro» Ieri Nardella é stato ricevuto dal presidente del Parlamento Mohamed Ennaceur in segno di gratitudine per l’ amicizia tra il Paese africano e il capoluogo toscano. «La nostra città – ha detto il sindaco nel suo incontro con Ennaceur – è anche impegnata per ospitare giovani talenti tunisini, artisti e creativi nelle proprie scuole di arte e al Polimoda. La formazione, l’arte, cultura, la creatività dei giovani non sono un costo per la comunità ma un investimento di lungo periodo per le prossime generazioni, costituiscono risorse professionali concrete, e soprattutto sottraggono terreno all’estremismo, perché offrono un’alternativa di speranza e creatività a quel vuoto che l’oscurantismo di Daesh è pronto a colmare con desolazione e distruzione. Sono perciò grato alla Tunisia e alla città di Tunisi per aver scelto Firenze come interlocutore in questo impegnativo ed emozionante cammino, per cui non c’è più un “noi” e “voi” ma siamo tutti uniti in una stessa visione del futuro».
Mafia e Daesh e le ferite al cuore di Firenze e Tunisi «Tunisi e Firenze – ha ricordato Nardella – hanno subito da mano diversa ferite al cuore del loro patrimonio, inferte da una stessa strategia, quella del terrore: nel 1993 la mafia colpì gli Uffizi, e tutto il distretto circostante spegnendo cinque vite. Nel 2014 Daesh colpisce il Museo del Bardo portando via la vita a 24 persone. Ma ciò che costoro non hanno portato via è la determinazione di tutti noi a non cedere alla paura. Il Bardo e i nostri musei non sono solo patrimonio di due città: sono patrimonio universale, racchiudono la storia di popoli e culture al di là di confini, nazioni e religioni. Rappresentano la coesistenza pacifica di più saperi e della bellezza contro la brutalità. Un modello pericoloso per chi vuole abbattere l’armonia culturale, presupposto della storia del Mediterraneo. La produzione culturale e le politiche volte ad incentivare – ha concluso Nardella – sono oltre che uno strumento di crescita di un’economia legata al turismo di qualità, anche una risorsa per la risoluzione del conflitto sociale. Sindaco e assessore hanno poi incontrato la ministra della cultura Sonia M’Barek e quella del turismo Elloumi Rekik con le quali è stato messo a punto il programma di collaborazione turistico-culturale.