«Approveremo oggi in Giunta il piano di controllo di Ispra che permetterà da domani di emettere i regolamenti attuativi e i piani di controllo del cinghiale!. Ad annunciarlo è stato l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi a Siena nel corso dell’incontro organizzato dall’Unione Provinciale Agricoltori dal titolo “Ungulati, legge speciale svolta cruciale”. Ad oltre due mesi dall’approvazione in consiglio regionale della Toscana della legge obiettivo per il contenimento degli ungulati, l’assessore Remaschi ha incontrato un centinaio di agricoltori della provincia di Siena. «Nei prossimi 36 mesi l’obiettivo è quello di riequilibrare la presenza degli ungulati a quella della media nazionale, oggi in Toscana gli ungulati sono di 4 volte superiore la media nazionale – ha aggiunto Remaschi -. I danni alle nostre eccellenze agricole sono stati intorno ai 3 milioni di euro nel solo 2015, un numero che la dice lunga su quanto questa legge debba essere messa in pratica. La Toscana ha bisogno che questa legge funzioni per il riequilibrio della fauna e per la sicurezza, credo che basti utilizzare il buon senso».
«Nella nostra azione siamo stati sempre determinati affinché questo decreto trovasse luce – ha commentato il direttore di Upa Siena Gianluca Cavicchioli – e i regolamenti attuativi dovrebbero dare i risultati sperati a tutte le parti in causa per poi passare immediatamente alla parte operativa. Le semine sono già state fatte e i danni li abbiamo già ravvisati ed ora è il momento dei riscontri sull’efficacia della legge». «Dopo le grandi attese e speranze riposte sull’approvazione della legge, attendiamo i fatti perché siamo in ritardo» ha sottolineato il presidente di Upa Siena Giuseppe Bicocchi. «La nostra priorità è quella di garantire nell’ambito dell’operatività della norma il massimo del risultato possibile – ha aggiunto Massimo Logi, presidente dell’Atc Unico Siena -. Dobbiamo accelerare i tempi e sul tema dei rimborsi dei danni, 720mila euro agli agricoltori della provincia di Siena nell’ultimo anno, dobbiamo mettere in campo tutte le azioni necessarie alla riduzione di un 35% dei danni stessi».