FIRENZE – Undici campionamenti di acque su venti effettuati tra il 20 e il 22 giugno in fiumi (15) e mare toscano (prelievi in 5 punti), sono risultati oltre i limiti di legge riguardo all’inquinamento. È quanto emerge dal monitoraggio effettuato dai volontari di Goletta verde, campagna di Legambiente sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.
I 20 campioni sono distribuiti lungo la costa con 4 prelievi in provincia di Massa Carrara, 2 in quella di Lucca, 1 di Pisa, 7 di Livorno, di cui 4 sull’isola d’Elba e 6 in quella di Grosseto: di questi 6 sono risultati fortemente inquinati, 5 inquinati e 9 entro i limiti. Dei punti fuori dai limiti solo uno (uscito fortemente inquinato) è stato prelevato a mare, in assenza della foce di un fiume o canale. In particolare, si spiega, sono risultati fortemente inquinati i campionamenti effettuati alla foce del torrente Carrione, a Carrara, e quello alla foce del fiume Brugiano, a Massa. Fortemente inquinato anche il campione prelevato a mare, nell’area prospiciente la foce di uno scarico in via Salivoli a Marina di Salivoli (Livorno). Stesso giudizio negativo anche per i punti alla foce del fiume Gora a Follonica (Grosseto) e quello alla foce del fiume Osa, in località Fonteblanda a Orbetello.
Infine risulta fortemente inquinano il campione relativo alla foce del fosso Mola/Fossone centrale a Capoliveri, all’Elba. Inquinati la foce del torrente Lavello, in località Partaccia a Massa, quella del fosso Fiumetto a Marina di Pietrasanta (Lucca), la foce dell’Arno a Marina di Pisa, quella del fiume Bruna a Castiglione della Pescaia e il Fosso della Madonnina in località Punta della Rena, a Portoferraio). Le criticità sono dovute alla presenza di batteri di origine fecale (enterococchi intestinali ed Escherichia coli).
Entro i limiti risultano invece la foce del fiume Versilia a Cinquale, il fosso dell’Abate a Lido di Camaiore, la foce del canale scolmatore a Calambrone, la foce del fiume Cecina e dell’Albegna, il canale a Poggio Pertuso (Grosseto), il fosso tagliata etrusca ad Ansedonia, le acque del Moletto del pesce a Marciana Marina e il fosso Galea a La Foce all’Elba. Federica Barbera, portavoce di Goletta Verde, ha parlato di “campanello d’allarme, i dati sono preoccupanti”. Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, ha parlato di “rimescolamento delle carte. Assistiamo a un lieve miglioramento delle stazioni settentrionali della costa apuo-versiliese, storicamente più inquinate, ma pure a un deterioramento delle performance della costa meridionale”.