SUVERETO – Una petizione per la salvaguardia del territorio e la sospensione degli impianti fotovoltaici e agrivoltaici sui terreni agricoli.

Indirizzata al presidente della Regione Toscana, al consiglio regionale e al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, è stata lanciata dal Comitato Terre di Val di Cornia ed è già stata firmata da numerosi cittadini, residenti nei comuni della Val di Cornia e da turisti che apprezzano il paesaggio e le produzioni enogastronomiche del territorio. Presentata dai giovani del Comitato in occasione della manifestazione “Calici di Stelle” a Suvereto, l’iniziativa fa parte della mobilitazione che si sta allargando in tutta la Val di Cornia: dopo Suvereto diversi striscioni di protesta sono comparsi nella zona di Cafaggio, a Venturina, Baratti e Riotorto.

La petizione chiede alla Regione una moratoria di tutti i progetti in corso di istruttoria, sospendendo le autorizzazioni in attesa della definizione delle aree idonee, come richiesto alle regioni dal Governo centrale. A questo proposito la petizione chiede anche di aprire una fase di partecipazione nei territori per la scelta di aree idonee all’installazione di impianti energetici da fonti rinnovabili, che non possono essere i terreni fertili e le zone agricole, ma in primo luogo i tetti dei capannoni e le aree industriali, infrastrutturali e quelle da bonificare.

Visto il proliferare dei progetti per l’installazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici sui terreni agricoli, in particolare nel territorio della Val di Cornia – si legge nella petizione – si chiede una moratoria e l’apertura di una fase partecipativa, considerato che la Val di Cornia rappresenta un comprensorio agricolo di primaria importanza, con produzioni di qualità in vari comparti (orticoltura, cerealicoltura, viticoltura, olivicoltura, ecc.) e che il paesaggio e il patrimonio culturale e ambientale costituiscono risorse fondamentali per l’economia turistica e la qualità della vita degli abitanti.