15/03/2013 Milano, presidio organizzato da Libertà e Giustizia a sostegno della magistratura e della costituzione

15/03/2013 Milano, presidio organizzato da Libertà e Giustizia a sostegno della magistratura e della costituzione

“Una Costituzione migliore? Contenuti e limiti della riforma costituzionale” è il saggio appena pubblicato da Emanuele Rossi, prorettore vicario e docente di diritto costituzionale all’Istituto Dirpolis della Scuola Superiore Sant’Anna, per i tipi della Pisa University Press, la cui presentazione è in programma per lunedì 2 maggio nella Sala Regia del Comune di Pisa (ore 16.30), su iniziativa di Anpi, Associazione nazionale Partigiani Italiani. Con l’autore si confrontano Marco Filippeschi, sindaco di Pisa; Bruno Possenti, Presidente Anpi, sezione di Pisa; Roberto Romboli, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa; Elisabetta Catelani, docente di Diritto costituzionale all’Università di Pisa.

Il tema Da più di trent’anni il tema delle riforme della costituzione è al centro del dibattito pubblico. Commissioni bicamerali, comitati governativi, gruppi di lavoro hanno cercato soluzioni differenti per il funzionamento delle istituzioni repubblicane. Fino ad oggi, l’unico risultato prodotto è la riforma del Titolo V, approvata nel 2001. Il Parlamento è ora giunto ad un passo da una riforma che, con ogni probabilità, sarà sottoposta a referendum popolare: con essa si intende superare il bicameralismo paritario, si ridefiniscono i rapporti tra stato e Regioni, si aboliscono il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro (CNEL) e le Provincie, si interviene su altri aspetti non del tutto marginali del testo costituzionale. Si tratta di una riforma piuttosto ampia (ben 45 articoli della Costituzione verrebbero modificati, un terzo), che ha suscitato reazioni contrastanti, sia nell’opinione pubblica che nel mondo scientifico di riferimento.

Il libro Il volume di Emanuele Rossi cerca quindi di spiegare, con un linguaggio semplice ma rigoroso, i contenuti della riforma, analizzandone i punti di forza e di debolezza, le scelte opportune e gli errori commessi. L’obiettivo è aiutare a decidere, in un senso o nell’altro, quando si andrà a votare per il referendum. Perché è sulla riforma che si dovrà votare, al di là delle ragioni politiche contingenti: i governi passano, la Costituzione resta.