Rullo di Tamburi, vessilli medievali e volo di bandiere. Tra i figuranti e le più alte autorità aretine la Lancia d’oro della Giostra del Saracino del Giubileo della Misericordia stamani ha fatto il suo ingresso in Piazza San Pietro. Ad attenderla migliaia di persone e un appuntamento speciale: la benedizione di Papa Francesco. Seduti in prima fila all’udienza del Santo Padre c’era una rappresentanza istituzionale di Arezzo guidata dal sindaco Alessandro Ghinelli insieme all’artista Ivan Theimer autore della Lancia d’oro del Giubileo della Misericordia. Dopo la benedizione papale è stata la volta delle esibizioni dei musici e degli sbandieratori, prima in Piazza San Pietro, poi nei giardini dei Musei Vaticani. E proprio nei musei papali, alla presenza del direttore dei musei Antonio Paolucci, cittadino onorario di Arezzo, è stato inaugurato il padiglione della città di Arezzo che fino al prossimo 20 agosto rappresenterà la città e le sue vallate. Lì sarà custodita fino alla prossima Giostra del Saracino la lancia d’oro realizzata da Theimer. «Fin da quando ero giovane e visitavo il Museo del Louvre – ha detto l’artista emozionato – ero affascinato dai piccoli piramidon d’oro posti in cima alle piramidi per catturare e restituire la prima luce dell’alba. La ricerca della purezza della luce che guida l’uomo nell’universo guida da sempre la mia ricerca artistica. Per questa opera così ricca di significato ho scelto la luce, guida dell’uomo alla ricerca di Misericordia».
Arezzo città della Misericordia Ad inaugurare il padiglione della città di Arezzo è stato proprio il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci: «La Giostra del Saracino, bellissima festa popolare di Arezzo – ha detto – si disputa in Piazza Grande, bella e pura come il marmo, la pietra serena e la pietra dura. Lì vi sono i portici di Giorgio Vasari, di Giorgio Aretino come amava chiamarsi il maestro. Dinanzi a quei portici si gioca la Giostra. La Lancia d’Oro è il simbolo di Arezzo, è la lancia degli affreschi di Piero della Francesca nella Cappella Bacci, le lance dei cavalieri di Costantino. Qui sta il fascino di Arezzo, della sua antica storia e della sua festa di popolo».
Un saluto a cui si è aggiunto quello di Monsignor Riccardo Fontana, Arcivescovo delle diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro: «Arezzo in questo anno della Misericordia è città di pace del dialogo. Il Papa ci ha accolto nel nome di San Francesco. Nel padiglione di Arezzo ci sono le effigi di San Francesco su Montauto. La terra d’Arezzo e la grandezza dei suoi tesori sono ospitati oggi nei musei del Papa e risplendono attraverso la magnifica opera scultorea realizzata da Theimer». «Questa sarà la Giostra dell’unità e della purificazione – ha concluso il Sindaco Ghinelli – Uno dei quartieri poterà a casa questa lancia benedetta dal Santo Padre, sarà una vittoria storica».