Sarà il teatro di tutti, in primo luogo il cuore pulsante della cultura di Casciana Terme. Con i lavori di recupero ormai in dirittura di arrivo il Teatro Verdi di Casciana Terme tornerà entro il mese di aprile a nuova vita. E così l’amministrazione comunale pisana ha scelto anche lo strumento attraverso il quale il Teatro sarà gestito. Una fondazione di partecipazione culturale. Un’occasione storica da non mancare. Un iter che si concluderà entro il mese di gennaio dopo che il Comune avrà raccolto le osservazioni al modello proposto, con l’approvazione definitiva e la pubblicazione dei bandi per l’individuazione delle figure per la gestione.
 
Il modello di gestioneL’obiettivo condiviso è quello di costituire una fondazione che gestisca la struttura accollandosi un rischio di impresa preventivato attraverso l’individuazione di un soggetto gestore che riunisca le forze pubbliche (il Comune), l’attività primaria di Casciana (le Terme) ma aperto a tutti i privati che intenderanno aderire. «La Fondazione culturale – ha detto l’assessore Luca Fracassi – contempera le prerogative della fondazione comune con quelle dell’associazione e favorisce la possibilità di costruire una catena virtuosa tra risorse pubbliche e private, anche tramite l’uso della deducibilità fiscale, per sollecitare gli investimenti dei privati e delle società. La partecipazione e la condivisione intorno alla riapertura del teatro, in questi giorni sia in consiglio che nelle assemblee pubbliche, è la dimostrazione che il Verdi è patrimonio di tutta Casciana».
 
Lo statutoPossono aderire alla Fondazione con la qualifica di soci enti pubblici e privati, società, organizzazioni di categoria e soggetti privati che ne facciano richiesta. La Fondazione perseguirà finalità di promozione, gestione, sviluppo e valorizzazione delle attività teatrali e culturali in genere. Organi della Fondazione potranno essere il presidente, il consiglio di amministrazione, un comitato tecnico – scientifico, un direttore generale e un direttore artistico, il revisore unico dei conti.
 
ll teatroUn restauro dell’importo complessivo di 4milioni di euro derivanti per il 90% da fondi regionali e per un 10% da risorse comunali. Oltre ad una valenza culturale, infatti, l’immobile riqualifica il centro storico e si pone come luogo di aggregazione per l’intera comunità cascianese.
 
I tempiEntro il mese di gennaio sarà adottato lo statuto con le osservazioni ricevute. Successivamente sarà nominato il CdA e sarà avviata la campagna di tesseramento. Dal 30 gennaio sarà pubblicato il bando per la manifestazione di interesse per l’individuazione della figura di direttore generale e artistico. Dal 20 febbraio la nomina del direttore generale e nel mese di aprile l’inaugurazione della struttura e l’avvio dell’attività.