«Abbiamo voglia di suonare “Catartica” all’aperto, e molta… ergo siateci»: parola dei Marlene Kuntz che il 31 luglio saranno protagonisti all’Anfiteatro Museo Pecci di Prato per la tappa toscana del tour estivo in cui hanno deciso di riportare sul palco il loro album d’esordio. E come hanno fatto i Subsonica nel 2012 per il quindicennale dell’album di debutto (“Subsonica”) e così come gli Afterhours hanno dedicato un disco e un tour un anno e mezzo fa a “Hai paura del buio?”, hanno scelto di ripercorrere le loro radici, che affondano nel mese di maggio del 1994. Due anni prima quei ragazzi di Cuneo guidati da Cristiano Godano avevano partecipato a Rock targato Italia e non erano arrivati nei primi posti. Erano arrivati noni, a esser precisi. Ma i nascenti Csi – l’evoluzione dei Cccp di Giovanni Lindo Ferretti – li avevano notati.
Una carriera in musica Quell’impasto di post rock con radici noise colpiva l’immaginario di quei musicisti che danni erano tra i più sperimentali e intellettuali del panorama italiano e che avevano saputo passare da “Epica Etica Etnica Pathos ” a “Ko de mondo”. I due anni che passano dalla compilation di Rock targato Italia prodotto da Gianni Maroccolo (ex Litfiba, poi Csi) sono quelli che portano alla pubblicazione di “Catartica” grazie al Consorzio produttori indipendenti. Vent’anni dopo, lo scorso anno, i Marlene hanno pubblicato un album particolare: “Pansonica”, sette brani immediatamente successivi all’uscita di “Catartica” ma mai pubblicati. Tra i due estremi, una carriera, nata nella seconda metà degli anni Ottanta dalle parti di Cuneo. Prima il batterista Luca Bergia e il chitarrista Riccardo Tesio, quindi il basso di Franco Ballatore e poi la voce e la chitarra di Cristiano Godano. Un nome scelto mescolando Marlene Dietrich e il titolo di una canzone dei Butthole surfers. Primo concerto, a Cuneo, maggio 1989. Dopo sono nove album in studio (l’ultimo “Nella tua luce” del 2013), tre dal vivo, quattro ep incluso “Pansonica”, una colonna sonora, tante collaborazioni. Sabato 27 si riparte da Desio. E se a concerto finito ci fossero ancora fiato e gambe, arriva anche il dj set di Three Imaginary Boys djset.