Un’applicazione per smartphone in grado di guidare il consumatore nell’acquisto degli alimenti secondo i principi della dieta mediterranea. Si chiama ‘Nunacode’ ed è uno dei tre nuovi spin off generati dalla ricerca dell’Università di Firenze che hanno avuto accesso all’incubatore universitario attivo da tre anni nel capoluogo toscano, aggiungendosi ai 23 già costituiti.
La spesa in base al semaforo Con ‘Nunacode’ il consumatore può selezionare i prodotti alimentari fotografando il codice a barre; per ciascuna selezione Nuna darà una risposta grazie a un apposito semaforo. Se il colore è verde, l’alimento risponde alle necessità nutrizionali del consumatore. Giallo significa “permesso con riserva”, mentre rosso equivale a “non consigliato”. Il colore del semaforo per un medesimo alimento cambia in rapporto a due fattori principali: il profilo dietetico preimpostato e la composizione della spesa già fatta”. Gli altri due spin off sono ‘Foodmicroteam’ che si rivolge alle aziende del settore agroalimentare che producono bevande e alimenti fermentati e ‘Seismic risk reduction’, una piattaforma integrata di servizi per la prevenzione e mitigazione del rischio sismico o per la ricostruzione post-sisma di opere di ingegneria civile.