FIRENZE – Un robot capace di mettere a disposizione di medici, infermieri e genitori un servizio di mediazione linguistica che in pochi minuti consente di superare tutte le barriere: da alcuni mesi, l’ospedale pediatrico fiorentino Meyer si è dotato di questo dispositivo tecnologico e ha attivato una sperimentazione che, si afferma dall’Aou, «ha già dato ottimi risultati».

Un semplice clic per richiedere l’aiuto di un interprete online

Spesso, si spiega, gli operatori del Meyer devono comunicare con famiglie che arrivano da ogni parte del mondo e che conoscono soltanto la loro lingua madre. Con un semplice clic, medici e infermieri possono richiedere l’intervento di un interprete online che aiuta i genitori a capire il percorso terapeutico intrapreso dal figlio. «Un alleato prezioso soprattutto in tempi di pandemia quando le presenze fisiche in ospedale devono essere ridotte al minimo» aggiunge il Meyer. Ad esempio stamani gli operatori hanno utilizzato il robot per comunicare con un papà che parla solo la lingua urdu. Il suo bambino, che aveva riportato alcune ustioni, doveva essere medicato. E l’interprete ha aiutato i medici e gli infermieri a far comprendere al genitore tutti i passi necessari per curare il piccolo.