La sorpresa tanto attesa dentro l’uovo pasquale dagli elettori del centrosinistra senese in realtà non c’era. Solo cioccolato, amaro verrebbe da dire, e nessun candidato sindaco. Sarà per pasquetta. Nemmeno. Tempo di gite fuori porta, magari a rilassare gli animi e la mente, per giungere a una decisione consensuale. Meglio evitare qualsiasi pesce d’aprile ed ecco che siamo a martedì. Sembra il giorno buono ma all’ultimo tuffo il Partito Democratico senese annulla la convocazione della direzione e della assemblee comunale. Non c’è più tempo. O oggi o mai più. E’ questo l’ultimatum “consigliato” ai democratici da Riformisti e Sel per presentare un cadidato di coalizione del centrosinistra oppure per individuare con chiarezza un percorso di primarie che possa sancire il nome per la poltrona da primo cittadino.
Un candidato frutto del confronto «Riformisti e Sel da giorni hanno espresso la volontà di individuare un percorso chiaro in grado di superare, attraverso la condivisione, le profonde spaccature che stanno frammentando il centrosinistra – si legge nella nota stampa delle due forze di coalizione -. Riteniamo questo percorso indispensabile per esprimere il candidato sindaco di Siena. Il candidato deve essere il frutto del confronto tra tutte le forze politiche e le associazioni che si riconoscono nel centro sinistra cittadino. Un candidato forte, capace di unire e non dividere e, al contempo, di rappresentare un profondo cambiamento dei metodi di governo della città. Siena ha diritto ad avere un candidato con questo profilo e le forze politiche hanno il dovere di individuarlo e di proporlo, in modo chiaro e trasparente».
Fumata bianca o fumata nera? «Avevamo chiesto – prosegue ancora la nota -, anche al partito di maggioranza relativa, una proposta di candidatura unitaria da confrontare con quella proveniente da ciascuna delle altre forze politiche. I giorni sono passati, ma non è stato proposto alcun nominativo unitario e accettato da tutte le componenti del Pd, almeno da quanto si legge sulla stampa. Per questa ragione, coerentemente con quanto avevamo scritto prima di Pasqua, sono convocate per oggi, mercoledì 3 aprile alle ore 16 presso la sede provinciale del Psi, tutte le forze politiche componenti la vecchia maggioranza del consiglio comunale. Oltre agli scriventi Sel e Riformisti, in modo pubblico, costruttivo, trasparente, sono invitati dunque il Partito Democratico e Siena Futura e le forze e associazioni che in queste ultime settimane hanno manifestato l’auspicio che fosse individuato un nome unico in grado di rappresentare tutto il centro sinistra tra le quali ad esempio Siena Cambia e Avanti Siena. Quello tracciato, vuole essere un percorso chiaro, trasparente ed inclusivo, fatto nell’esclusivo interesse della città, non la sommatoria degli interessi delle singole forze politiche, ma un progetto di ricostruzione di metodo oltre che di merito».
Il tempismo del Pd Ma giusto due minuti prima dell'incontro richiesto da Sel e Psi arriva la risposta del segretario comunale del Partito Democratico Giulio Carli. Una risposta che giunge a mezzo stampa, arrivata quindi agli organi d'informazione. Ma la domanda è se sia pervenuta anche agli altri alleati di coalizione. «Il Partito democratico è pronto ad avanzare una proposta di candidatura – si legge nella nota -, sulla quale abbiamo lavorato in questi giorni, finalizzata a rispondere ai criteri posti e condivisi anche da Sinistra ecologica e libertà e dai Riformisti, fin dai primi giorni di marzo. Nella giornata di ieri, martedì 2 aprile, eravamo già pronti per incontrare le forze della coalizione e proporre loro un profilo di candidatura che riteniamo possa dare unità e forza al centrosinistra. Una candidatura, per altro conosciuta da Sel che, durante una riunione svoltasi ieri, alla presenza dei segretari provinciali di Pd e Sel, ha espresso gradimento per il nome indicato. Alla luce di questo non comprendiamo le modalità dell’iniziativa fissata da Sel e Riformisti, per questo pomeriggio, ma rimaniamo pronti e disponibili ad avanzare la nostra proposta ed a valutare le proposte delle altre forze della coalizione».
Crescono suspense e incertezza Nella sede del Psi provinciale è in corso l'incontro a porte chiuse tra Sel e riformisti. Giornalisti tutti fuori in attesa di una controreplica che dovrebbe pervenire intorno alle 18. Alla stessa ora, secondo quanto si apprende, si dovrebbe tenere la direzione del Pd ammesso che non si attenda in via Rosi un nuovo segno degli alleati prima di procedere ad un nuovo confronto interno. Anche perché, alle 21, si dovrebbe tenere l'assemblea dei democratici. I condizionali sono d'obbligo in un'incertezza che non sembra essere il segno di forza e di unità di quel centrosinistra ex forza di governo della città. La suspense cresce di pari passo con l'incertezza in attesa di sapere il nome del candidato sindaco o la decisione, non ancora accantonata definitivamente, di procedere con le primarie. In serata (forse) il verdetto.
Stefano Maggi candidato? Alle 18, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato proposto dal Partito Democratico alle altre forze di coalizione il nome del professor Stefano Maggi come candidato unico alla poltrona di primo cittadino. Dopo i rumors mattutini circa una possibile candidatura in quota rosa, sarebbe invece il professore associato di storia contemporanea alla Facoltà di Scienze Politiche, studioso di trasporti e autore di diverse pubblicazioni sulle ferrovie, il nome che permetterebbe la rinuncia alle primarie. Si attende ora la possibile ufficialità e le reazioni delle altre forze di coalizione tuttora in riunione nella sede provinciale del Psi.
Sel vs Pd Conclusosi l'incontro a porte chiuse nella sede del Psi provinciale, i primi a parlare sono i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà, gli ex "compagni di viaggio" del Pd alle scorse primarie che videro di fronte Pasquale D'Onofrio e Franco Ceccuzzi. Parole di stupore e che sembrano sancire una frizione proprio con quei democratici con i quali avevano stretto forte alleanza in occasione delle primarie che esclusero il candidato Bruno Valentini. Ma ora il vento sembra cambiato. «Stupisce la risposta di Giulio Carli dell'Unione comunale del Pd alla nostra convocazione delle forze del centrosinistra senese – si legge nella nota a firma del coordinatore comunale Orlando Paris – . Stiamo aspettando da settimane di avere la possibilità di mettere in campo idee e nomi, condividendo in maniera ampia, partecipata e trasparente la scelta di un candidato sindaco unitario. Come abbiamo avuto modo di dire al segretario del Pd fino a poche ore fa ci saremmo aspettati che il partito di maggioranza relativa della città individuasse un percorso franco, aperto, orizzontale e trasparente per la scelta del sindaco, nel tentativo di ricercare la più ampia convergenza anche attingendo, come noi auspichiamo, dalle istanze della società civile. Questo fino ad ora non è avvenuto. Come abbiamo da sempre detto la scelta del candidato sindaco non può passare soltanto per gli organismi dirigenti né attraverso il ricorso a continui incontri bilaterali, è necessario che il confronto si apra il più possibile fuori e dentro i partiti, per questo motivo oggi abbiamo voluto confrontarci con tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra cittadino».
La coesione di Riformisti, Sel, Siena Cambia e Noi All’intervento di Sel fa seguito una nota congiunta con i Socialisti Riformisti dove non si pronuncia parola sulla proposta di candidato sindaco a cui faceva riferimento il segretario Pd Giulio Carli ma si apre invece ad un’assemblea permanente che possa nei prossimi giorni e nel breve tempo individuare un nome di sintesi di tutta la coalizione. «Questa sera numerose forze di centro sinistra hanno trovato nuova linfa e slancio verso le prossime elezioni comunali – si legge nella nota congiunta -, iniziando un percorso aperto, trasparente e inclusivo che ha l’obiettivo di individuare al più presto il profilo del candidato sindaco in grado di rappresentare in modo più ampio e condiviso possibile tutto il centro sinistra. All’appello dei Riformisti e di Sel hanno risposto le associazione Siena Cambia e Noi, oltre ad altri movimenti e associazioni che hanno a cuore il futuro di Siena».
L’apertura al Pd «Tutti i presenti hanno convenuto che è necessario iniziare un nuovo percorso inclusivo ed aperto – prosegue ancora la nota -, con metodi diversi, che parta dal confronto paritario fra tutte le forze politiche e associative, sia sul programma che sul profilo del candidato sindaco. Tutti i presenti hanno convenuto che sia necessaria la presenza e l'impegno di tutte le migliori forze del centrosinistra per far uscire Siena da questa fase di stallo e di grande crisi economica e morale che ha colpito tutte le principali istituzioni cittadine. Proprio per questa ragione anche chi stasera era assente è considerato un valore fondamentale e auspichiamo che dopo il passaggio nei propri organismi dirigenti, possa decidere di tornare ad un confronto sereno con tutta la coalizione e le forze positive di questa città».
Nasce l’assemblea permanente «Per questa ragione – conclude la nota – da stasera è nata un’assemblea permanente, che tornerà a riunirsi domani, giovedì 4 aprile alle ore 17 presso la sede del Psi Riformisti e si riunirà fino a quando sarà individuata con chiarezza la strada maestra da seguire per il bene della città, con il forte auspicio che anche altri partiti e associazioni che condividono questo metodo si uniscano e diano il loro apporto al nuovo centro sinistra unito e coeso».
In attesa dell'onda perfetta Manca ora all'appello la direzione del Pd attesa per questa sera. I dirigenti democratici saranno chiamati ad esprimersi sul nome da proporre o già proposto ma sul quale non sembra esserci stata approvazione. Nell'attesa che ancora ci separa a conoscere nuove mosse, lo sguardo va all'orizzonte in cerca dell'onda perfetta capace di mettere insieme le diverse correnti del centrosinistra in questo strano mercoledì da elezioni.