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FIRENZE – Dalla parte dei rider. Con il marchio etico che Regione e sindacati rilasceranno alle imprese che hanno sottoscritto il protocollo di tutela per questi lavoratori.

Nel documento, oltre al tema dell’applicazione contrattuale, si definiscono indirizzi fondamentali per la tutela del lavoro dei rider per quanto riguarda informazione e formazione, salute e sicurezza sul lavoro, dignità di lavoratrici e lavoratori, divieto di ranking reputazionale e modalità di assegnazione dei turni eque e trasparenti, igiene e sicurezza alimentare, regolamentazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro e contrasto dell’intermediazione illecita.

Il simbolo è stato promosso con una campagna informativa realizzati con Anci Toscana, mirata alla scelta consapevole d consumatrici e consumatori, anche grazie alla partecipazione delle associazioni dei consumatori che hanno aderito al protocollo tramite il Comitato regionale consumatori utenti.

“Il marchio etico che abbiamo voluto e che stamani presentiamo – ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani – è un elemento di garanzia per la cittadinanza, per coloro che si servono dell’opportunità del servizio di cibo a domicilio. Segnala che vi sono imprese che trattano i rider con il dovuto rispetto dei diritti dei lavoratori e accresce la fiducia verso quel servizio offerto da chi ha firmato il protocollo sottoscritto un anno fa”.

Il protocollo per i diritti e le tuttele dei rider è stato sottoscritto da Regione Toscana, Cgil, Cisl e Uil, le aziende Robin Food, Tadan, Sviluppo P.G. srl (che gestisce la piattaforma e la rete Runner Pizza), La Consegna srl, Montegrappa srl, e dal Comitato regionale consumatori utenti.