Un condominio di 2800 metri quadrati per aiutare le fasce più deboli della popolazione. E’ la “Casa della Carità” da realizzare nel quartiere Novoli, a Firenze, destinato a servizi per persone svantaggiate e in disagio sociale del quartiere e per attività socio-assistenziali. Tre i soggetti coinvolti: la Conferenza Episcopale Italiana che devolverà allo scopo due milioni e cinquecentomila euro, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che donerà altrettanti due milioni e cinquecentomila euro e l’Arcidiocesi di Firenze che destinerà all’iniziativa un milione e cinquecentomila euro. L’inizio dei lavori è previsto per le prossime settimane, mentre la conclusione è ipotizzata per fine 2016.
Alle suore affidato il coordinamento dei servizi Il condominio solidale (2.800 metri quadrati dei quali 1.400 coperti) prevede di ospitare una Comunità di Suore (5-6) a cui verrà affidata la cura e il coordinamento dei servizi previsti; un Centro diurno per anziani autosufficienti con annessa mensa che consentirebbe di offrire attività sociali agli anziani del quartiere; 18 mini appartamenti destinati a singoli (14) o a coppie (6) di anziani autosufficienti (max 26 posti) in accordo con i servizi sociali; un Centro di accoglienza per emergenze abitative e migratorie per 50 persone; un luogo di aggregazione per bambini o ragazzi che potrà essere un asilo o un doposcuola. L’intervento prevede, inoltre, lo spostamento nella ‘Casa’ dell’attuale Mensa del Quartiere 5 per la quale esiste una convenzione apposita con il Comune di Firenze e che, al momento, è ospite nei locali di via Baracca adiacente alla mensa più ampia e storica della Caritas.