Teatro, tradizioni e goliardia. Dal 10 al 19 agosto torna, alla sua diciannovesima edizione, “Tovaglia a quadri”, spettacolo “con cena” interpretato dagli abitanti di Anghiari. Un racconto teatrale-enogastronomico che coinvolge tutto lo splendido borgo antico, nella narrazione ogni anno diversa di una pagina di storia toscana anzi della Valtiberina.
Razzi per ’edizione 2014 Razzi come quelli esplosi lungo la Linea Gotica e raccontati dai nostri nonni, razzi come gli animali da cortile, polli, conigli e “nane”, un tempo liberi sull’aia dei poderi toscani. Razzi perché danno la razza. Odori della mezzadria impossibili oggi da risentire negli asettici supermercati, che rivivono in queste divertenti notti per i vicoli di Anghiari. Antiche passioni sopite, vicende più o meno note ma anche personaggi dimenticati tornano ad affollare la piazza-palcoscenico del Poggiolino, grazie alle interpretazioni degli attori locali che si fanno menestrelli delle loro stesse radici. I volti tipici del paese danno nuova voce alla memoria fatta di nostalgie, pronte ad intrecciarsi con il presente e con le vite, solo apparentemente quiete, dei protagonisti. Il tutto condito con immancabili stornelli toscani, mentre, tra una scena e l’altra, il pubblico si gode la prelibatezza dei piatti della tradizione innaffiati con il vino rosso toscano. Il menù parla da solo, tra gli antipasti non poteva mancare il crostino nero di razzi, quindi i celebri bringoli di Anghiari al sugo finto, ma anche il pecorino di Montemercole e la soffice mantovana. Dulcis in fundo il Vin Santo, che si spera sia “del prete” più che del contadino, come annunciato in locandina.
Alla ricerca di storie da restituire alla collettività “Razzi” è, come tutti gli spettacoli di “Tovaglia a quadri”, frutto degli autori e registi Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini, da sempre alla ricerca di storie da restituire alla collettività. La novità di quest’anno 2014 è data dalla presenza di Giuseppe Di Leva, scrittore, regista, fondatore e docente del Laboratorio di scrittura drammaturgica della Scuola Paolo Grassi di Milano. Un teatro di gusto, fedele alla sua storia e a quella di Anghiari e della Valtiberina toscana.