«Bataclan. Lorenzo, un bambino della prima media della Pirandello, ha proposto di chiamare così uno dei sei aceri che abbiano piantato stamani al parco dell’Argingrosso per la Festa dell’Albero al Quartiere 4. Ci è sembrata una idea buona e giusta e non c’è bisogno di ulteriori commenti. Lunga vita a Bataclan!». Così il presidente del quartiere 4 di Firenze Mirko Dormentoni ha raccontato come un evento tragico come la strage di venerdì scorso a Parigi che ha avuto nel celebre teatro della capitale francese, si è trasformato in un evento che ha scopi di ricordo e di un segnale di nuova vita. Due classi del comprensivo Pirandello (una classe quinta della primaria e una prima media) si sono ritrovate in Via delle Isole angolo Via dell’Isolotto dove hanno ripiantato 6 aceri che erano stati tolti per i lavori dell’emissario riva sinistra del fiume Arno. Ai ragazzi è stato spiegato l’importanza di quest’opera: con questi lavori infatti vengono raccolte le acque reflue pertanto in tempi brevi consentiranno di poter godere di un fiume Arno con acque sicuramente più pulite.
Un albero chiamato Bataclan Questa iniziativa era nel calendario dei numerosi eventi organizzati dal Quartiere 4 in occasione della Festa dell’Albero 2015. Ogni albero è stato battezzato dagli alunni del comprensivo Pirandello ed un momento molto significativo è stato quando Lorenzo della classe VC ha chiesto di poter chiamare Bataclan uno degli aceri in memoria dei ragazzi uccisi dai terroristi islamici a Parigi lo scorso venerdì. «Sono tanti i buoni obbiettivi raggiunti con questa iniziativa, un fiume più pulito, tanti alberi piantati così importanti e preziosi per l’ambiente ed un gesto dettato dal cuore dei piccoli grandi cittadini del nostro cuore», ha raccontato ancora il presidente del quartiere 4 di Firenze Dormentoni. Un applauso ha salutato l’acero Bataclan con l’augurio di crescere forte ma di non far dimenticare il nome che porta…