Una settimana «lunga un anno intero». Oltre 300 eventi in tutta Italia per raccontare il 25 aprile, far discutere sul senso di quella data e non dimenticare quello che è successo 70 anni fa. Ad illustrare la campagna di comunicazione ed il programma delle iniziative per la ricorrenza è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Coinvolte la Rai con spot e programmi, il ministero dell’Istruzione, le associazioni. «Sono due – ha spiegato Lotti – i canali scelti: raccontare la Resistenza ed attualizzare quel ricordo, tenendo conto che fra qualche anno non avremo più la fortuna di sentire direttamente i partigiani e così abbiamo puntato a proporre un paragone tra lo spirito dei ragazzi di allora e quelli di oggi lanciando su Twitter la domanda ‘cosa e’ per te il coraggio? Raccontalo in un tweet con #ilcoraggiodi».
Il 25 aprile nelle scuole «Importanti – ha aggiunto il sottosegretario – sono le iniziative nelle scuole: non possiamo immaginare di raccontare la nostra memoria senza partire dai nostri ragazzi». «Per la prima volta la memoria della Resistenza si trasforma dalla lettura del manuale di storia in un’iniziativa che dura tutto il corso dell’anno scolastico e serve a collegare la coscienza dei ragazzi di ieri, alcuni ancora presenti, a quella dei ragazzi di oggi». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, presentando a Palazzo Chigi le iniziative del Governo per celebrare il 25 aprile. Stefania Giannini ha ricordato i due concorsi lanciati nelle scuole, «uno sull’approfondimento storico e l’altro sulla cittadinanza attiva, con una riflessione sugli articoli della nostra Costituzione, che non sempre è nota e vissuta dagli studenti. Ci sono – ha aggiunto – 300 finalisti e 3 vincitori che saranno premiati al Quirinale».
Resistenza ieri e oggi «Questa grande festa sarà all’insegna del coraggio, di ieri e di oggi – ha poi concluso sempre il sottosegreatario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti -. Le iniziative sono ideate per non dimenticare quanto accaduto 70 anni fa. Dobbiamo lanciare un paragone tra lo spirito dei ragazzi di allora e quelli di oggi».