Visto con gli occhi di chi ha vissuto forse la peggiore vigilia preparatoria di una gara, con ricorsa di voci, dichiarazioni, frasi che potrebbero avere conseguenze penali e j’accuse velate ed altre palesi, il punto conquistato ieri dalla Fiorentina allo stadio ‘Marassi’ di Genova contro i rossoblu’ liguri va considerato dal valore d’oro.
I due giorni che hanno preceduto l’incontro Infatti è impossibile non parlare dei 90’ di gioco disputate ieri da Borja Valero e compagni sul pessimo terreno di gioco del principale impianto calcistico ligure, senza raccontare le 48 ore precedenti, caratterizzate dal salto della trattativa per portare in maglia viola il difensore argentino Mammana del River Plate. Un acquisto che sembrava concluso, poi sfumato, successivamente possibile da effettuarsi comunque, nonostante la diversità fra domanda ed offerta. Alla fine è arrivata una fumata nerissima con da una parte le parole del presidente del club sudamericano, Rodolfo D’Onofrio, durissime nei confronti della proprietà del club gigliato, e dall’altra un dirigente della Fiorentina, Valentino Angeloni, tornato a mani vuote dal viaggio argentino, e replica alle accuse ricevute della società viola arrivate solo dopo lunga meditazione che ha innervosito ulteriormente le parti. Il risutlato: Sousa è rimasto senza rinforzo difensivo, i tifosi sballottati dalle voci incontrollate e dai continui cambi di fronte, e realtà fiorentina messa in subbuglio dalla mancata serenità alla vigilia di una gara in cui ci si doveva presentare in ben altre condizioni.
Genoa-Fiorentina 0-0 Alla fine come detto ne è uscito un pareggio che penalizza forse più il Genoa che gli ospiti, con i padroni di casa che hanno trovato in Suso nel primo tempo un interprete eccellente sulla fascia destra, anche se alla fine il proprio bomber Pavoletti è rimasto con le polveri bagnate. Dall’altra parte al disastroso Roncaglia, ammonito e diffidato, cosa che gli farà saltare la gara di mercoledì sera contro il Carpi, e che farà si che si viva un ulteriore emergenza nel pacchetto arretrato viola, si è affiancata la prova poco ispirata di Vecino, il debutto dal 1’ appena sufficiente di Zarate, e quella assai opaca di Babacar, ancora una volta assente in termini di continuità di prestazioni. «Sapevamo che il Genoa poteva metterci in difficoltà oggi ma siamo lo stesso contenti anche se non è arrivata la vittoria – ha raccontato nel post gara Federico Bernardeschi -. È un punto guadagnato. Nel primo tempo il Genoa ci ha messo in difficoltà ma siamo felici di questo pareggio».
Viola comunque terzi La Fiorentina chiude comunque il suo week-end con ancora il terzo posto in classifica, anche se l’umore è tutt’altro che sereno. La frattura creatasi nella tifoseria sulla famiglia Della Valle si è ancora maggiormente amplificata visto i rinforzi tutt’altro che arrivati in termini di qualità in una sessione invernale di mercato che Paulo Sousa si aspettava di tutt’altro livello. «Ma non mi fate lamentare, altrimenti passo per quello che si vuole piangere sempre addosso- aveva detto già sabato scorso il mister viola -. È da agosto che sollecito tutti sulle nostre necessità, specie in difesa ma non sta a me dover giudicare la società e la proprietà ma devono farlo loro stessi». Mancano poche ore adesso alla chiusura del mercato: le ipotesi calde per la difesa viola rimangono Izzo o De Maio del Genoa, Musacchio del Villareal o Mexes del Milan. Nomi certamente che non scaldano i cuori né dei tifosi, né tanto meno di Paulo Sousa. Un vero peccato per una stagione che sembrava essere quella dei sogni, e che per impreparazione e scarsa organizzazione dei vertici della società viola, si potrebbe trasformare nei prossimi mesi, in un lungo calvario di mediocrità.