Grazie all’accordo raggiunto recentemente tra il segretariato regionale Mibact per la Toscana e le rappresentanze sindacali, la Galleria degli Uffizi e la Galleria dell’Accademia resteranno straordinariamente aperti in occasione del ”ponte” dell’Immacolata. In particolare lunedì 7 dicembre – normalmente giorno di chiusura per turno – entrambe i musei saranno visitabili con il consueto orario: dalle 8.15 alle 18.50 (ultimo accesso Uffizi ore 18.05, Accademia ore 18.20) con ingresso a pagamento. Nel frattempo sabato scorso si è presentato alla stampa il neodirettore degli Uffizi Eike Schmidt, che fra i suoi obiettivi primari della gestione da lui guidata c’è “l’abbattimento delle code all’entrata”, uno dei problemi storici e strutturali della celebre galleria fiorentina.
No alle code agli Uffizi «Le code ci sono in tutto il mondo, anche al Louvre ma non va bene iniziare una visita con ore e ore di fila come avviene qua. Sono troppo lunghe rispetto ad altri musei. Non è accettabile – ha detto Schmidt -. Al riguardo ho tante idee e ci stiamo già lavorando. Riguardano la logistica, l’uso delle tecnologie ed anche una diversa organizzazione delle visite. Vedremo» ha concluso. Parlando del Corridoio Vasariano, al momento aperto solo in determinati momenti ed accessibile solo a gruppi e su prenotazione, Schmidt ha detto che «è un peccato che non sia aperto al pubblico regolarmente. Il tema va affrontato, e in proposito abbiamo già alcune idee».
Il nuovo corso degli Uffizi E in merito all’avanzamento dei lavori per l’ampliamento degli Uffizi, in corso da anni, ha tagliato corto: «Continua, e viene finito. Presto». Cene e ricevimenti agli Uffizi, questione che negli ultimi anni non ha mancato di sollevare molte polemiche, «si continueranno a fare al museo, ma solo al bar e in terrazza: in sale e corridoi questo non è praticabile – ha evidenziato ancora il neodirettore della galleria fiorentina Eike Schmidt -. Da decenni si organizzano eventi privati sulla bellissima terrazza degli Uffizi, sopra la loggia dei Lanzi affacciata su piazza della Signoria. È un luogo adatto e bellissimo, sarebbe sciocco non continuare a farlo. Ma sale e corridoi sono organizzate a attrezzate per l’accesso dei visitatori e la tutela delle opere, non per eventi: dovrebbe dunque essere riadattate per ospitarli e questo non è praticabile». Rispondendo a domande sul nuovo assetto del museo, dotato di autonomia gestionale e finanziaria dalla riforma Franceschini, ha spiegato di ritenere «importante la riunione delle due qualifiche di manager e storico dell’arte in una figura unica, occorreranno alcuni mesi per capire come funzioneranno le nuove norme». Schmidt ha anche detto di non temere la burocrazia. Quanto alla gara per l’appalto dei servizi, in programma nei prossimi mesi, ha annunciato che «la faremo insieme a Roma. Verrà sviluppato un progetto scientifico come previsto dalla nuova legge, lo cureranno cda e comitato scientifico, ce ne occuperemo nelle prossime settimane». Proprio in proposito sul cda «è probabile che non vi entreranno privati – ha precisato il neo direttore degli Uffizi – ma questo lo decideranno Ministero, Regione e Comune».