Il 2014 è stato «un altro anno da record» per i musei statali fiorentini: i visitatori sono stati 5.583.259, ovvero 65.193 in più, pari al 6,25%, rispetto al 2013. E la Galleria degli Uffizi, con 1.935.901 visitatori, si conferma il museo più visitato d’Italia (con un incremento del 3,48%) e «con tutta probabilità, mettendo in relazione il numero totale dei visitatori con la superficie museale a disposizione, il più densamente visitato nel mondo». Lo rende noto il Polo museale fiorentino rilevando anche che al 2/o posto, tra i musei più frequentati d’Italia, c’è la Galleria dell’Accademia di Firenze: 1.335.741 visitatori, più 6,47% rispetto al 2013.
Ottimi risultati per tutti i musei fiorentini Il Polo museale sottolinea poi che – nonostante le domeniche a ingresso gratuito inaugurate a luglio – nell’arco dell’anno, sono aumentati sia i visitatori a pagamento (+3,21%), sia quelli a ingresso gratuito (+12,37%), «facendo comunque crescere gli introiti lordi del 6,97% e quelli netti del 7,06%». Oltre a Uffizi e Accademia, «molto positivo» pure il 2014 per Palazzo Pitti e Boboli: il circuito museale, che comprende Giardino, Museo degli Argenti, quello delle porcellane e la Galleria del Costume, con 822.844 presenze, aumenta «addirittura» del 15,81%. «Molto bene» anche il circuito Galleria Palatina-Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti: +7,25%, con 415.006 visitatori. Incrementi anche per il Museo del Bargello (+7,96%), Palazzo Davanzati (+7,50), Cappelle Medicee (+5,40%), Museo di S.Marco (+0,82%).
Riforma del Mibact e nuovi scenari Infine «una curiosità»: i nuovi raggruppamenti museali che si avranno con la riforma del Mibact genereranno risultati diversi, con le nascenti Gallerie degli Uffizi (comprendenti anche il Corridoio Vasariano, i musei di Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli) che valgono 3.173.751 visitatori (quasi il 57% del totale attuale del Polo fiorentino), mentre l’insieme formato da Bargello, Cappelle Medicee, Palazzo Davanzati, Casa Martelli e Orsanmichele fa registrare 643.148 presenze, pari all’11,52% del totale.