cartello_chiusuraLa scorsa estate il premier Matteo Renzi dichiarò che in Italia non ci sarebbero più state chiusure di musei civili e statali per assemblee sindacali e scioperi. Chi ha creduto a quelle parole oggi è rimasto esterrefatto davanti al foglio in carta A4 con la scritta: “Oggi museo chiuso fino alle 10:30 per assemblea sindacale” che campeggiava agli Uffizi. Ma cosa è successo dalle dichiarazioni del capo del Governo alla giornata di oggi? E’ accaduto che all’annuncio del Governo per impedire che i musei rimanessero chiusi per scioperi ed assemblee, non sono stati fatti i decreti attuativi e quindi ancora i sindacati hanno la possibilità di fare quello che facevano anche prima.

I sindacati: «Chiusura in orario di lavoro per dare segnale ai vertici del museo» Sta di fatto che questa mattina lunghe file si sono create all’esterno degli Uffizi fin dalle ore 08.00, ma per entrare i visitatori hanno dovuto attendere per oltre due ore e mezza, con rabbia e fastidio, soprattutto per quei turisti che sono mordi e fuggi ed hanno poco tempo per soffermarsi in tutti i luoghi della città del capoluogo di regione. «Abbiamo deciso di organizzare l’assemblea di oggi perchè lo possiamo fare solo in orario lavorativo anche per dare un segnale ai vertici del museo – spiegano i sindacati dei lavoratori degli ‘Uffizi’ – Ci aspettiamo risposte concrete e fino a quando ci sarà data la possibilità di organizzarci e discutere, lo faremo». Infastidito da quanto accaduto il direttore degli Uffizi, Schmidt, ma lo è anche il sindaco di Firenze Dario Nardella che ha subito chiesto spiegazioni a quest’ultimo su quanto accaduto.

Giovedì nuova assemblea sindacale Nel frattempo, domani è prevista una nuova assemblea sindacale agli Uffizi, agli stessi orari di questa mattina. Stavolta il pre avviso dovrebbe evitare scene di isteria andate in scena oggi, con gente in fila che ha anche minacciato di non rimettere più piede nella città in cui è stato sindaco Matteo Renzi, quello che un giorno disse, dopo un’assemblea sindacale agli scavi di Pompei che chiusero per alcune ore: «Mai più».

GIOVEDì 25 FEBBRAIO, ORE 17.22 Rispetto alla versione originale abbiamo modificato titolo e contenuto del presente articolo in seguito ad una precisa richiesta di rettifica da parte del direttore degli Uffizi, dr. Eike Schmidt, in quanto vi erano virgolettati a lui riferiti non verificati direttamente ma riportati da altre conversazioni. Ci scusiamo con il direttore e con i lettori. A volte la fretta nel battere una notizia può indurre in errore e ce ne scusiamo. [N.D.R]