Accordo raggiunto dopo una lunga trattativa notturna tra i dirigenti del gruppo algerino Cevital e i rappresentanti sindacali Fim, Fiom e Uilm sul futuro occupazionale della Lucchini di Piombino. Secondo quanto si apprende dai sindacati, Cevital si è impegnata a riassumere tutti i lavoratori arrivando fino a 2200 e non solo i 1860 come detto finora. L’intesa definitiva dovrà ora essere siglata al ministero. Resta tuttavia ancora aperta la trattativa per quanto riguarda i vecchi accordi aziendali ora decaduti.
In accordo si ipotizza utilizzo ammortizzatori Il gruppo Cevital, al momento della sottoscrizione del rogito per l’acquisizione della Lucchini, si impegna a trasferire tutto il personale «in forza in quel momento» nello stabilimento di Piombino. E’ quanto sarebbe stato scritto nel verbale di incontro firmato con i sindacati Fim, Fiom e Uilm da Farid Tidjani. Il personale, non immediatamente trasferito al momento del rogito, dovrebbe fruire di tutti gli ammortizzatori sociali che potranno essere utilizzati, contratti di solidarietà o cassa integrazione. Tra le ipotesi emerse, che tuttavia non figurano nell’intesa, anche una proroga dell’amministrazione straordinaria dello stabilimento di Piombino. Tutte queste eventualità e la tempistica saranno comunque oggetto di verifica al tavolo del ministero dello Sviluppo.