È il vero autentico protagonista della prima parte di stagione gigliata, sorprendente anche per i più ottimisti della prima ora in casa Fiorentina. Il tecnico portoghese Paulo Sousa ha conquistato tutti, anche e soprattutto chi ne aveva rimarcato la sua presunta juventinità, nei mesi caldi della scorsa estate, non mancando di sporcare anche con scritte ingiuriose nei confronti dell’uomo di Viseo, il suo passato in maglia bianconera. Ma al netto dell’aspetto fortemente mediatico che ha dato alla sua persona, con conferenze stampa che si sono lentamente trasformate in lezioni di filosofia e giochi di parole, sulla falsariga del connazionale Josè Mourinho, e del contatto costante con i tifosi fatto di selfie e autografi senza soste, fin dallo scorso ritiro estivo di Moena, in Val di Fassa; l’ex tecnico anche di Basilea e Maccabi Tel Aviv ha alcuni segreti che i più non conoscono del suo vivere quotidiano, soprattutto fra il centro sportivo gigliato in zona stadio ‘Franchi’ e la casa presa in affitto a Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze. Ad esempio lo scrupolo chiesto ai vigilantes all’interno della casa degli allenamenti della Fiorentina per controllare le persone che vogliono entrare per assistere alle sedute di lavoro di Manuel Pasqual e compagni.
Paulo Sousa ha conquistato Firenze Qualche dirigente, forse anche fonte di notizie per svariati giornalisti, si è visto negare, con gentilezza ma anche con fermezza, l’ingresso al centro sportivo viola a Campo di Marte, con check in e check out anche per chi deve salire in pullman con la squadra o negli spostamenti a medio-lungo ragio della rosa gigliata. In passato più di qualcuno aveva notato come ormai intorno alla Fiorentina ruotasse anche gente che poco aveva a che fare con lo staff tecnico, medico o del parco giocatori. Alla faccia di chi è stato identificato fin da subito solo come l’uomo delle porte aperte ai tifosi e della volontà di dare visibilità massima alle iniziative che vedono coinvolti i tesserati viola. Ma Paulo Sousa ed il suo staff sono molto scrupolosi anche in termini di regime alimentari, tanto da far dichiarare al membro dello staff sanitario viola, e colonna della medicina fiorentina ed europea, professor Giorgio Galanti che: «La Fiorentina si è dotata di una squadra tecnica assolutamente in linea, se così possiamo dire, con gli standard internazionali. Nella Fiorentina ci sono tecnici e preparatori atletici laureati che fanno ricerca, studiano e, quindi nulla è lasciato al caso e, che nasce da un lavoro di equipe. Non voglio entrare da tifoso nell’ambito dei risultati, la Fiorentina ha però una condizione che garantirà, se avrà anche fortuna, un lungo periodo di benessere». Andando oltre Marcos Alonso ha sottolineato come molto del lavoro che fa svolgere all’interno del centro sportivo Paulo Sousa è dedicato alla cura attraverso i video degli avversari: uno studio scrupoloso ed intenso, anche in termini di numero di ore, delle caratteristiche tecnico-tattiche ma anche dei loro movimenti, dei calciatori che affrontano i gigliati di volta in volta, tanto che più di qualche giocatore ha scambiato gli allenamenti in sedute cinematografiche della durata simile a quella della ‘Corazzata Potemkin’.
I lavori dello staff viola Proprio per la produzione di video sulle avversarie lo staff gigliato si dota di lungometraggi delle partite di tutte le squadre di serie A filmati appositamente negli stadi italiani, e non solo sulle immagini che normalmente vengono fornite dalla Lega calcio a tutti i club. Infine, sulla base del motto ‘Chi ha tempo non aspetti tempo’, il dottor Paolo Manetti, responsabile primo dello staff sanitario viola, è dotato per i match in casa di un microfono e di un auricolare che gli permette, sulla falsariga di quanto accade nel football americano, di parlare direttamente con la propria panchina, per comunicare in tempo reale le condizioni fisiche dei giocatori infortunati. Insomma equivoci come accaduto ad esempio l’anno scorso a Milano per Inter-Fiorentina in cui una sostituzione avvenne prima di una verifica certa dello stop fisico di Tomovic, con squadra viola rimasta in campo nei 10’ finali in nove contro undici, non accadranno mai più.