La Procura di Milano ha chiesto il processo per Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca
Baldassarri, ex vertici di Mps, per Sadeq Sayeed ex ceo di Nomura International, per Raffaele Ricci e per le stesse due banche. La vicenda riguarda l’operazione Alexandria. I Pm Giordano Baggio, Stefano Civardi e Mauro Clerici che coordinano i tre i filoni milanesi dell’inchiesta su Mps condotta dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, hanno contestato ai cinque indagati, a cui si aggiungono le due banche in qualità di persone giuridiche, i reati di falso in bilancio e manipolazione del mercato in relazione al bilancio 2009 dell’istituto senese, approvato alla fine di aprile 2010.
Nascoste perdite per oltre 300mln Secondo l’accusa, con l’operazione finalizzata a ristrutturare il derivato Alexandria, posseduto da Banca Monte dei Paschi, attraverso un contratto stipulato tra Mps e Nomura, gli ex dirigenti avrebbero nascosto «perdite per oltre 300 milioni di euro» con un sistema che avrebbe permesso a Mussari di chiudere in utile e di ‘abbellire’ il bilancio. Un meccanismo, per inquirenti e investigatori, simile a quello dell’operazione sul derivato Santorini effettuata da Mpscon Deutsche Bank e al centro di un altro filone di indagine nella quale l’istituto di credito tedesco figura tra gli indagati. Questo secondo filone di indagine assieme al terzo, quello sull’acquisizione di Antonveneta, sono in via di chiusura. Con la richiesta di processo per l’operazione Alexandria si interrompono i termini di prescrizione per Mps come persona
giuridica.