Oltre 5,5 milioni di arrivi di turisti italiani in Toscana e più di 20 milioni di presenze legate allo shopping. Sono alcuni dei numeri emersi oggi alla seconda edizione di Shopping Tourism – il forum italiano, che si è tenuto alla Camera di Commercio di Firenze. L’evento è l’unico appuntamento in Italia dedicato a questo segmento ideato e organizzato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica, in partnership con Toscana Promozione Turistica.
L’assessore Ciuoffo: «Made in Tuscany è valore aggiunto» «Un’ulteriore strada da battere – dice l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – per incrementare le opportunità dell’offerta turistica toscana e per generare ricadute sull’intero sistema economico e produttivo. Legare la narrazione delle proprie esperienze di viaggio alla qualità dei prodotti locali non è così immediato, è un percorso che va strutturato. In Toscana si viene per tanti motivi: storia, paesaggio, cibo, vino. Ma anche perché c’è la percezione che il made in Tuscany abbia un valore aggiunto e questo vantaggio che ci viene attribuito, e che ci siamo guadagnati, dobbiamo iniziare a strutturarlo e considerarlo un elemento sul quale lavorare più a fondo».
Peruzzini (Toscana Promozione): «Valorizzare le peculiarità dei singoli territori» Uno studio (tra le risorse correlate il rapporto completo) di cui si è fatta promotrice Toscana Promozione Turistica ha evidenziato lo stretto legame esistente tra turismo e shopping. Secondo la Banca d’Italia (2017) la quota di viaggiatori stranieri che hanno visitato l’Italia nel 2016 con motivazione principale di viaggio ‘acquisti e shopping’ è stata il 12,29% del totale. «Spetta a chi è impegnato in questi due settori – ha detto Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica – riuscire a cogliere i molteplici aspetti di questa relazione al fine di presentare ai clienti un’offerta adeguata alle loro esigenze. Per favorire quanto più possibile le esperienze di acquisto dei turisti e migliorare l’appeal su scala internazionale è necessario, quindi, realizzare una politica di promozione che valorizzi le peculiarità dei singoli territori nei confronti di alcuni mercati strategici e favorire il dialogo tra pubblico e privato per la nascita di nuove collaborazioni tra operatori del turismo e retail».
8 tra factory outlet ed outlet village Sei i source market ‘chiave’ identificati per l’azione di promozione e comunicazione del prodotto Shopping Tourism toscano: Cina, Russia e Emirati Arabi per i mercati emergenti, USA e Germania tra i mercati consolidati e, ovviamente, l’Italia. I punti di contatto tra i vari source market sono stati identificati nell’apprezzamento di un servizio attento e, se possibile, personalizzato. Gli stranieri, in generale, mostrano una predilezione per tutto ciò che è Made in Italy o comunque riconducibile all’immaginario dell’Italian life style (dall’enogastronomia ai prodotti artigianali, dai grandi brand sino alle specifiche produzioni di alta qualità). La Toscana può contare sulla presenza di molti luoghi di shopping, anche al di fuori dalle mete più classiche e gettonate: di questi però solo pochi sono conosciuti e raggiungibili dai turisti, soprattutto se provenienti dall’estero. L’offerta regionale in questo segmento si compone di 8 tra factory outlet ed outlet village, 12 distretti industriali, 17 musei d’impresa, mercati e centri commerciali naturali, vie dello shopping, department e flagship store, cantine e fattorie, ed altro ancora.