Domenica 9 ottobre sarò a Volterra per parlare ancora una volta del mio libro “Vacanze Toscane. Riflessioni sul turismo che cresce nonostante la politica”, uscito un anno e mezzo fa ma che evidentemente mantiene ancora una sua attualità.
L’occasione (di cui ringrazio gli organizzatori) mi è particolarmente gradita per due motivi. Il primo è che sono da sempre innamorato di Volterra, città che può davvero vantarsi di essere un gioiello etrusco, romano e medievale. Il secondo perché l’incontro è inserito nel programma di Volterra Plein Air, Welcome in Tuscany, tre giornate dedicate alla promozione del turismo in camper. E mi offre così l’occasione di parlare di questo segmento di turismo, troppo spesso vittima di un pregiudizio negativo: poiché i camperisti dormono a bordo dei loro mezzi, peraltro sempre più accoglienti, e non prenotano una struttura ricettiva, ecco che vengono considerati turisti che non portano soldi all’economia di un territorio.
Non mi interessa qui entrare nel campo dei numeri, i quali dimostrano innanzitutto che i camperisti italiani e stranieri in viaggio per il nostro paese superano i 3 milioni di persone e che il “fatturato” che producono si avvicina ai due miliardi di euro e dunque di economia sul territorio anche loro ne generano. Ma fossero pure il doppio o invece la metà, l’attenzione da dedicare al turismo plein air dovrebbe essere comunque la stessa perché – vale sempre la pena ripeterlo, anche per l’ennesima volta – è necessaria la capacità di avere adeguati servizi di accoglienza a tutti, ma proprio tutti i turisti, a prescindere dal loro numero, dai giorni o dalle ore di permanenza, dalle loro esigenze e dai loro gusti.
E sul terreno dei camperisti, il nodo fondamentale è quello delle aree di sosta, della loro cartellonistica, delle loro dimensioni, dei loro servizi, della loro manutenzione, argomenti sui quali sono proprio le amministrazioni comunali a doversi impegnare e misurare. A 31 comuni italiani (tre in Toscana: Lido di Camaiore, Pomarance e Monteriggioni), la Federazione nazionale dell’Associazione Campeggiatori Turistici Italia ha consegnato un riconoscimento – la bandiera gialla – al Salone del Camper di Parma di due settimane fa.
Vedremo se anche questa bandiera – diciamolo sinceramente: ce ne sono già troppe, fra poco finiscono i colori – servirà a migliorare l’accoglienza verso i turisti in camper.