Lunghe code al museo degli Uffizi e all’ingresso del Duomo del Brunelleschi a Firenze, numeri record nel primo week-end del mercato dell’Antiquariato di Arezzo e per la mostra ‘A cavallo dell’anno’ in corso di svolgimento a Siena. Sono solo queste alcune delle testimonianze del boom turistico che ha attraversato e sta attraversando la regione Toscana dall’inizio delle festività natalizie e che secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, proseguirà fino al giorno dell’Epifania. «Dopo un andamento positivo del movimento turistico degli italiani a Natale e Capodanno, la partenza a strappo del nuovo anno con una Epifania addirittura in crescita del 51% di italiani in vacanza rispetto al 2015, rappresenta un segnale che interpretiamo con forte ottimismo – ha sottolineato Bocca -. Complessivamente quasi 2,4 milioni di italiani, rispetto agli 1,56 milioni del 2015, effettueranno una vacanza per il ‘ponte’ dell’Epifania, scegliendo per il 94% l’Italia quale meta del loro viaggio (rispetto all’84% del 2015) e con ,la regione Toscana che si attesta sul podio, alle spalle soltanto del Lazio e del Trentino Alto Adige, quest’ultima per meri motivi turistici legati alle piste da sci. Del totale dei viaggiatori –ha aggiunto Bocca– 1,2 milioni partiranno esclusivamente per la festività, mentre dei restanti turisti 544 mila hanno iniziato la loro vacanza addirittura a Natale ed altri 609 mila sono fuori casa da Capodanno».
Numeri positivi per il turismo delle festività L’alloggio preferito è stata ed è la casa di parenti o amici nel 35,6% dei casi (rispetto al 41% del 2015), seguito dall’albergo col 23,9% (vs 24,4%). La durata media si è attestata sulle 3 notti e la spesa media si aggirerà sui407 Euro (rispetto ai 414 Euro del 2015), di cui 393 Euro per chi rimane in Italia e 625 Euro per chi va all’estero, che genereranno un giro d’affari di circa 494 milioni di Euro (rispetto ai 510 milioni di Euro). «All’avvio dell’anno nuovo – conclude Bocca – ribadiamo come Governo e Parlamento debbano decidere immediatamente una strategia condivisa per fare in modo che i segnali di ripresa di uno dei settori maggiormente trainanti l’economia nazionale possano essere adeguatamente supportati e consolidati. In Toscana ad esempio incentivare gli investimenti sul turismo, ed in particolare sul mondo dell’arte e le strutture che ospitano le opere, è fondamentale. Solo così si può dare la giusta continuità ai numeri positivi registrati in questi primi giorni dell’anno».
Federalberghi critica Meno ottimismo sul turismo post natalizio da Federalberghi Firenze. «L’effetto Capodanno si esaurisce in una notte, quando le presenze turistiche negli hotel sono oltre il 90%, ma dal 3 gennaio si crolla sotto al 50%». È il bilancio tracciato da Federalberghi Firenze secondo cui, ‘complice’ di questo andamento è “anche l’allarme terrorismo, che ha spinto molti a rinunciare a muoversi, cancellando le prenotazioni, soprattutto nei paesi orientali. Il tutto esaurito dura lo spazio di due, massimo tre notti, e non è sufficiente a diagnosticare la buona salute del turismo. Niente onda lunga insomma per il turismo e per gli affari. Se si vanno a vedere gli indici di occupazione delle camere dei principali portali, per il periodo compreso tra il 30 dicembre e il 2 gennaio si è arrivati a una percentuale del 94-95%. Ma dal 3 gennaio in poi le percentuali crollano al 45-47% e dal 7 gennaio in poi si arriva addirittura al 40%. Per attendere un rialzo bisogna arrivare al 12 gennaio, con Pitti Uomo, che riporta il tasso di occupazione camere oltre l’80%, ma ancora una volta solo per una notte. «Purtroppo – afferma il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi – gli albergatori non possono sorridere per un buon risultato a Capodanno quando dal giorno dopo i clienti si dimezzano. Con questo non intendiamo rammaricarci, perché il trend di questo ultimo periodo è positivo, ma chiediamo che si porti avanti un dialogo propositivo con l’amministrazione e i vari attori del mondo del turismo per un percorso comune».