SIENA – In questa estate 2023 la Toscana rischia di essere ricordata non più per la lunga sfilza di vip e personaggi che negli anni l’hanno scelta per la qualità e la ricchezza della sua offerta, quanto più per una flessione nelle presenze – già si parla di un -20% – e per un territorio che rischia di diventare sempre meno attrattivo e invisibile.
D’altra parte, se Messenia piange Sparta non ride. Parafrasando un proverbio italiano tratto dall’Aristodemo di Vincenzo Monti, infatti, non va certo meglio all’Italia dove il modello di turismo – a proposito quale (?) – del ministro Santaché stenta ancora a prendere forma e a decollare alle prese con inflazione, caro prezzi e una strategia di promozione invisibile.
In questo quadro la sensazione è che la Toscana abbia perso molto del suo fascino e del suo appeal non solo tra i turisti alto spendenti che negli ultimi venti anni ne hanno fatto la fortuna ma anche agli occhi di vip, uomini di economia e potere, politici che preferiscono così scegliere per i loro soggiorni il caldo del mare del sud Italia e delle isole o il fresco delle montagne dolomitiche. Per il Google camp la scelta è ricaduta sul parco di Selinunte a cui non hanno fatto mancare la loro presenza Jeff Bezos, Marc Zuckenberg, Tom Cruise, I Coldplay, oltre ai principi William e Kate. A Portofino sono arrivati Elon Musk e Micheal Douglas – quest’ultimo dopo un breve soggiorno a Montalcino – mentre Tim Cook ha scelto le vette delle Dolomiti. La bella Gwynet Paltrow ha preferito invece l’Umbria mentre l’idolo dei giovani Herry Styles l’appennino laziale. Ultimo degli aficionados della Toscana Sting con la sua tenuta Il Palagio nelle colline a sud di Firenze e che, proprio in occasione del Palio del 16 agosto, non ha voluto mancare di essere presente in piazza del Campo a Siena.
Eppure la Toscana, prime fra tutte le regioni italiane, ha costruito la sua reputazione su quello che gli esperti chiamano “Egoturismo”, il fenomeno per il quale i vip visitano un territorio e poi funzionano come traino per quella meta turistica stessa. Un fenomeno sul quale le agenzie di promozione si sono buttate avviando sempre più collaborazioni con influencer. Ma nel caso delle celebrità il discorso cambia. Il vip non lo si compra ma lo si può solo fidelizzare, far appassionare a quel determinato territorio, in modo tale che ne possa parlare, ci possa tornare e inviti i suoi amici a farlo. In questa dinamica la Toscana, da pioniera, sembra ormai segnare il passo. Niente più politici, premier, poche star internazionali che per lo più transitano senza trascorrere interi periodi di vacanza e una strategia che, al contrario, predilige i nuovi volti a pagamento, spesso anonimi, della rete.
Con la conseguenza che Siena, Pisa, Firenze, il Chiantishire e la costa rischiano così di diventare luoghi dimenticati con poche punte di eccellenza per lo più in resort all inclusive. Cosa accade alla Toscana un tempo felix? D’improvviso viene forse percepita troppo cara? Che sia, nel tempo, ormai inflazionata? Oppure più semplicemente, nell’immaginario collettivo, dopo il boom post Covid, si pensa che non ci sia più niente da scoprire. O infine, nell’ipotesi peggiore, che sia considerata meta solo per turisti basso spendenti?
Intanto le città d’arte, ma anche il Chianti, la Maremma, la Val d’Orcia, l’Elba, e la costa non registrano il pieno in questa estate 2023 e in perfetta media con il resto d’Italia, la flessione si stabilizza su un -30% che non promette niente di buono. Perfino il sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi oggi è stato costretto a prendere le distanze da un recente servizio del Financial Times che descrive Forte dei Marmi luogo di russi in vacanza o in esilio. “Non mi riconosco in una Forte dei Marmi che vive e sopravvive solo perché parla russo. “Forte dei Marmi non è il Twiga, che si trova a Pietrasanta, e non è solo l’Alpemare di Bocelli: è tutto quello che è sul mare! E’ Le Boe, Le Dune, le due bellissime spiagge comunali e tutti gli stabilimenti balneari che sanno offrire servizi dai più tradizionali, popolari fino ai più esclusivi”. La Toscana felix, quella del benessere e prosperosa, sembra d’un tratto essere sparita restituendo un’immagine fin troppo sbiadita di sé.
E sembrano ormai lontani i tempi in cui la Toscana, con alcune suoi territori simboli come il Chianti, il Senese e la Versilia, erano meta di soggiorni di lungo periodo di vip e buen retiro per politici e personaggi di cultura.
Il 20 luglio 2022 per i suoi 90 anni il ministro social democratico, Otto Schily, festeggiò il suo compleanno nella sua casa di Asciano (Siena), dove ormai trascorre buona parte del suo tempo dopo essersi ritirato dalla scena politica nel 2009 e dove, addirittura, convolò a nozze. Nel senese, nel corso degli anni vi hanno trovato una seconda giovinezza acquistando ville, tenute e poderi i più importanti uomini della finanza (Umberto Agnelli e Cesare Romiti a Cetona, così come Lamberto Cardia, ex presidente Consob), della cultura (Margareth Mazzantini e Sergio Castellitto a San Casciano dei Bagni, Luca Zingaretti e Luisa Ranieri a Monticiano, Sandro Chia a Montalcino, Davide Croff a Cetona) dell’economia (Riccardo Illy a Montalcino, Maurizio Cavazza a Bagno Vignoni).
Anche i politici sono appassionati del senese. Perfino Silvio Berlusconi era sbarcato a Ville di Corsano per visitare un’azienda agricola, La Selva, tentando un acquisto poi non andato a buon fine. Nel 1977 acquistò, tramite propri uomini di fiducia, una tenuta a Buonconvento, in Valdarbia, l’allora segretario della Democrazia Cristiana Aldo Moro; negli anni ’80 e l’onda lunga socialista portò nelle crete senesi gli uomini più fedeli di Bettino Craxi che misero tutti su casa tra Castelnuovo Berardenga e Rapolano Terme, nelle crete senesi: Claudio Martelli, Margherita Boniver, Massimo Pini, Cornelio Brandini. Il segretario particolare di Giulio Andreotti, Carlo Zaccaria, acquistò una casa a Bagno Vignoni. Diversa sorte invece per i politici stranieri che scelgono il senese. Celebre è il caso dell’inglese Anthony Lambton, che da ministro di Sua Maestà fu fotografato nel 1970 a letto con due prostitute e costretto a dimettersi. Da allora si trasferì nella splendidda villa di Cetinale, a Sovicille, dove è rimasto sino alla scomparsa nel 2006. I politici tedeschi poi hanno contribuito a costituire la ToskanaFraktion, con in testa il verde Joschka Fisher che sin dagli anni ’70 frequentava le crete senesi, in particolare il piccolo borgo di Torre a Castello, nel comune di Asciano. In paese ancora ricordano l’arrivo al Comune di questa stravagante comitiva di tedeschi tutti vestiti rigorosamente di bianco, e gli uomini con tanto di panama in testa. Infine, più di recente, l’allora premier britannico Tony Blair amava passare parte delle vacanze estive a San Gimignano, ospite del principe Guicciardini Strozzi. Si dice addirittura che in quelle calde serate estive abbia concepito la sua terzogenita. Per rimanere tra i sudditi della Regina, nei dintorni di Murlo abita il deputato lord Cavendish che, nel 2002, ospitò l’erede al trono Carlo con Camilla. Non ultima, nel 2017, la visita dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama che ha trascorso le sue vacanze nella tenuta di Borgo Finocchieto.
Preistoria. Oggi mentre l’Italia con Open meraviglia punta su un’influencer – peraltro già sparita dai radar da almeno due mesi abbondanti – che si ispira alla figura della Venere di Botticelli per promuovere le sue bellezze culturali, la Francia mette la freccia nelle strategie di promozione scegliendo icone di rilievo come Monet, Renoir, Caillebotte, Morisot, Pissarro e altri giganti dell’arte impressionista; tutti inseriti come ambasciatori all’interno di un video che non solo cattura l’attenzione, ma spinge gli spettatori all’azione, incoraggiandoli a preparare i propri bagagli. Che dire infine della Toscana che, esaurita la spinta della campagna Toscana ovunque bella, rischia di sprofondare, senza più riemergere, beandosi, ancora per un po’ – ma fino a quando (?) – in un “Rinascimento senza fine” ma che probabilmente è già finito da un po’.