FIRENZE – E’ un bilancio in chiaroscuro quello sul turismo in Toscana. Le presenze nel 2024 sono cresciute del 2,2%, mentre le prenotazioni per le feste sono scese dell’1,9%.
Oltre a restare debole la domanda interna, si registra anche una flessione di alcuni dei mercati esteri di riferimento (Belgio, Giappone, Spagna, Austria, Germania e Francia) ed in generale un rallentamento della domanda internazionale. Fotografia realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Toscana Promozione Turistica, su un campione di 603 imprenditori della ricettività. “Iniziano ad avvertirsi gli effetti dell’incertezza che sta caratterizzando l’economia mondiale – ha affermato il presidente Eugenio Giani -, dovuta alla crisi della situazione geopolitica e ad un peggioramento delle principali economie europee. Nonostante questo la Toscana continua ad ottenere risultati più che soddisfacenti e ad attrarre visitatori da tutto il mondo. Le difficoltà della domanda interna permangono e a queste si affiancano segnali di debolezza di alcuni mercati esteri tradizionali, specie europei, compensati però da indicazioni positive provenienti da paesi extraeuropei”.
Secondo l’indagine, in base alle prenotazioni ricevute le presenze nelle strutture ricettive sono stimate al -1,9% rispettallo stesso periodo dello scorso anno. Oltre 1,2 milioni di pernottamenti, ai quali si potrebbero aggiungere altre 300 mila presenze comprendendo anche i clienti nelle locazioni turistiche. La stima relativa ai turisti italiani segnala un -2,5% e oltre 685 mila presenze. Calo anche per gli stranieri, -1,2% e 539 mila presenze.
Il movimento nelle strutture alberghiere è stimato al -2,2%, mentre per le strutture extralberghiere al -1,4%.
Riguardo all’andamento dei vari prodotti turistici, città d’arte, centri minori e borghi restano i principali attrattori nel periodo considerato, seppur la stima indichi un -1,4% di pernottamenti. Stabili le località balneari (-0,5%), calo dell’1,7% per collina e campagna e del 2,5% per la montagna.
Per il 32% degli imprenditori che hanno partecipato all’indagine, le presenze sono aumentate, per il 23,4% sono diminuite e per il 29,1% sono risultate stabili. Complessivamente sulla base della percezione degli imprenditori e delle indicazioni raccolte, la stima per il 2024 risulta del +2,2%. Meglio il settore alberghiero (+2,4%), buono anche il risultato per le strutture extralberghiere (+2,1%). Il 2024 dovrebbe chiudersi con oltre 46,8 milioni di pernottamenti e oltre 15,1 milioni di arrivi, al netto del movimento registrato nelle locazioni turistiche.
Tra i prodotti turistici si segnalano: +2,8% per località di campagna e collina, +3,5% per città e centri d’arte e una sostanziale stabilità per balneare e montagna. In calo i centri termali.