Si potrebbe parlare di truffa telefonica sotto l’albero. «In questi giorni una società – spiega Giacomo Trombi, consigliere comunale di Firenze Riparte a Sinistra – sta effettuando sondaggi telefonici, chiamando residenti fiorentini, spacciandosi per incaricata dal Comune di Firenze. Le domande vertono sulla moschea di Sesto Fiorentino (viene chiesto se l’intervistato sia a conoscenza del fatto che la diocesi di Firenze vorrebbe cedere un terreno per la costruzione di una Moschea nel comune di Sesto, se sia favorevole o contrario a tale opera e se sia favorevole o contrario sul costruire una moschea vicino ad una chiesa), sullo Ius Soli (se l’intervistato sappia o meno di cosa si tratti, e se sia favorevole o meno alla sua approvazione) e, infine, se si votasse entro una settimana alle elezioni politiche nazionali, cosa voterebbe. Tutte domande estremamente politiche, che esulano dalle competenze (o dall’agenda politica) dell’Amministrazione Comunale».

L’interrogazione in aula «Non solo: ricorrere al sondaggio per capire come sia orientata l’opinione pubblica su un tema delicato come la costruzione di una moschea sarebbe davvero di una pochezza politica infinita, su un tema del genere è necessario condurre, proporre, alzare l’orizzonte del dibattito, non andare a traino della pancia della popolazione. Per questo – continua Giacomo Trombi – abbiamo chiesto in aula se fosse vero che il sondaggio era stato commissionato dal Comune di Firenze e chi lo avesse richiesto, ma la risposta dell’assessore Gianassi è che non risulta che il Comune abbia dato mandato ad alcuno di effettuare tali sondaggi. Resta quindi da capire chi è che sfrutti il nome del nostro Comune per fare sondaggi in vista delle prossime elezioni: è un atto grave, a nostro avviso, specialmente trattandosi di temi delicati, e chiediamo a chiunque riceva tali chiamate di farsi indicare chiaramente la società che effettua tale sondaggio e il committente e di fornire tali informazioni al Comune di Firenze, segnalandolo alla Polizia Municipale, perché l’Amministrazione possa provvedere».