Per 16 anni ha percepito la pensione della madre morta nel 1997, riscuotendo oltre 160 mila euro dall’Inps. La donna, oggi sessantottenne, è stata scoperta e denunciata per truffa aggravata dalla Guardia di Finanza di Livorno che, in esecuzione a un’ordinanza del Gip Antonio Pirato, ha effettuato inoltre il sequestro preventivo dell’abitazione dove risiede.
Incasso di 162mila euro Le indagini della Procura di Livorno sono partite dalla denuncia della direttrice dell’Inps di Piombino (Livorno) che dopo una verifica aveva ravvisato ‘anomalie’ nell’erogazione di una pensione corrisposta a una signora, risultata deceduta nel 1997 a 74 anni, e che, con la rivalutazione Istat, nel 2013 aveva raggiunto l’importo mensile di 900 euro. Gli accertamenti effettuati dai finanzieri hanno confermato che la figlia della donna deceduta, una parrucchiera del livornese, aveva omesso di comunicare il decesso della madre, continuando così a percepire mensilmente, grazie a una delega a suo tempo conferita dalla mamma, dal mese di novembre 1997 al 31 luglio 2013 – cioè per circa 16 anni – la relativa pensione, incassando complessivamente circa 162 mila euro.
Le somme usate per pagare un mutuo Dalle indagini svolte risulterebbe inoltre che le somme indebitamente riscosse in contanti siano state versate su conti correnti da cui la famiglia della donna avrebbe attinto per provvedere al pagamento delle rate di un mutuo, contratto per un valore di oltre 430 mila euro, per l’acquisto di un’abitazione. Immobile che, secondo le Fiamme Gialle, è stato intestato al coniuge dell’indagata e ai figli. Per questo, il Gip ha disposto (fino alla concorrenza dell’importo di 179 mila euro, pari ai 162 mila euro e agli interessi legali maturati di 17 mila euro) il sequestro preventivo della casa. Nel frattempo, l’Inps non avendo ricevuto il rimborso delle somme, ha avviato le procedure di recupero coattivo.