Cinque misure di custodia cautelare, tre in carcere e due ai domiciliari, sono state eseguite questa mattina dalla Polizia nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Firenze su un gruppo criminale attivo in Versilia e dedito alla truffa alle assicurazioni attraverso falsi incidenti stradali. In carcere, su disposizione del Gip di Firenze, sono finiti tre presunti affiliati al clan dei Casalesi. Ai domiciliari i titolari di due carrozzerie. Indagate complessivamente 64 persone, tra cui due avvocati e un medico legale, accusati di aver prestato i loro servizi per avviare le pratiche risarcitorie a seguito dei falsi incidenti. Tra i denunciati, numerose persone che si sarebbero prestate a ricoprire la parte di ‘attori’ nei falsi sinistri.
Soldi destinati a rimpinguare le casse del clan Le indagini, condotte dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Firenze, Sviluppatesi nel territorio toscano e, in particolare, nel comprensorio della Versilia, hanno rivelato come gli affiliati al “clan dei Casalesi”, al fine di incamerare somme di denaro destinate alle casse del clan, si sono dedicati ad altre attività più remunerative, tra cui le truffe in danno delle compagnie assicurative mediante falsi sinistri stradali. Le risultanze investigative hanno quindi consentito di ricostruire la struttura verticistica dell’organizzazione criminale dedita alle truffe in danno delle compagnie assicurative, la complessa e articolata organizzazione dei falsi sinistri, i ruoli degli associati, nonché il linguaggio convenzionale utilizzato per concordare le modalità da seguire.