Notte di paura in provincia di Arezzo dove, si è verificato uno sciame sismico di magnitudo 3.5 della scala Richter. A Chiusi della Verna, paese più vicino alle scosse che hanno colpito la zona compresa tra la Verna e Verghereto, questa notte non si è chiuso occhio. Le scosse sono state avvertite anche a Bibbiena, Poppi, in Valtiberina e lievemente anche ad Arezzo. Centinaia le telefonate che hanno intasato i centralini dei vigili del fuoco.
Paura per il monte di San Francesco Tutte le dieci scosse di terremoto sono state avvertire con nettezza anche al Santuario della Verna, uno dei centri più importanti al mondo del francescanesimo, situato nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi. Il sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini dopo aver trascorso tutta la notte in comune, ha organizzato questa mattina, insieme ai tecnici della protezione civile, una ricognizione sul territorio comunale, Santuario compreso. Fortunatamente non si segnalano danni a persone e cose: «dalle 5 di stamani la situazione è tornata alla normalità – ha raccontato il sindaco Tellini – dopo questa notte di apprensione, per tutta la giornata effettueremo dei sopralluoghi soprattutto sulle strutture aperte al pubblico. Siamo in stretto contatto anche con il versante romagnolo di Verghereto dove la situazione è comunque sotto controllo».
Dieci le scosse in tutto Poco dopo la mezzanotte in Casentino si è scatenato il panico. La terra si è fatta sentire con otto scosse consecutive nell’arco di 23 minuti: un’escalation d’intensità da una magnitudo di 2.2 fino 3.2 gradi della scala Richter. Dopo queste, si pensava che la furia della terra si fosse placata, ma invano: ci sono state altre due scosse intorno alle 4.38 di notte, la prima di 2.3 gradi Richter e poi quella la più violenta registrata stanotte di magnitudo 3.5. Stando ai dati dei sismografi dell’INGV lo sciame sismico ha avuto l’ipocentro a 15,6 km di profondità, e l’epicentro compreso tra Bagno di Romagna, Verghereto e Chiusi della Verna in provincia di Arezzo.