FIRENZE – Tre dei sei indagati per l’omicidio del 17enne Maati Moubakir sono stati trasferiti in carcere. Tra loro il 18enne che ha inferto la coltellata che ha ucciso il giovane a Campi Bisenzio (Firenze) il 29 dicembre.
I tre arrestati in carcere sono “gravemente indiziati” di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà e viene evidenziata “la particolare efferatezza dell’azione criminosa”, “nonostante la giovanissima età degli indagati”. I carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Firenze su richiesta della procura. Le indagini, conclude l’Arma, proseguono per accertare le responsabilità di eventuali altri indagati.
Intanto, dall’autopsia eseguita oggi, è emerso che il 17enne sarebbe stato colpito da cinque coltellate: due alla schiena mentre il branco lo inseguiva, una al sopracciglio e le ultime due al cuore, quelle letali.
Maati inoltre, secondo quanto è emerso, è stato colpito con due coltelli diversi. Il giovane, sempre secondo l’esito degli esami autoptici, è stato prima colpito alla schiena, con le coltellate che hanno colpito il rene e vicino alla colonna vertebrale, mentre quelle al cuore – una l’ha colpito in pieno, l’altra appena sotto – sono state sferrate quando Maati è stato tirato via dall’autobus sul quale aveva cercato di salvarsi. Sul corpo, inoltre, sono state rilevate escoriazioni e ematomi a causa delle percosse e del pestaggio.
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