Un fronte unito di amministratori locali per un documento congiunto da consegnare nelle mani del futuro assessore regionale ai trasporti di modo che la risoluzione delle profonde criticità che investono la tratta Siena-Chiusi entri subito a far parte dell’agenda politica regionale.
Nei giorni scorsi sindaci e assessori dei diversi Comuni della zona sud senese (Asciano, Chiusi, Rapolano Terme, Montepulciano, Monteroni d’Arbia, Sinalunga, Buonconvento, Torrita di Siena, Castelnuovo Berardenga e Siena) si sono dati appuntamento ad Asciano insieme ad alcuni tecnici di settore e all’assessore provinciale ai trasporti Marco Macchietti per dibattere su esigenze e problematiche del trasporto ferroviario.


Le criticità – “Le problematiche riguardano sia le infrastrutture sia i mezzi rotabili stessi che sono obsoleti, sporchi e mal funzionanti – ha sottolineato Fabrizio Nucci, assessore ai trasporti del Comune di Asciano -. C’è un sovraffollamento sia nei treni che negli autobus sostitutivi oltre al fatto inaccettabile che la stazione di Chiusi sta perdendo d’importanza. Negli anni passati – ha aggiunto Nucci – altre realtà della toscana come la linea Pisa-Vada via Collesalvetti o come la linea Vezzano-Pontremoli hanno avuto investimenti infrastrutturali importanti. Chiediamo che investimenti vengano fatti anche sulla tratta Siena-Chiusi. C’è una carenza di personale al deposito locomotive di Siena e questo provoca un minor numero di automotrici e locomotori idonei a viaggiare. Si predilige infatti garantire le composizioni dei treni per Siena-Empoli e con il materiale rotabile che resta a disposizione si compongono i treni per Siena–Chiusi con l’unico risultato che, in partenza e in arrivo a Siena in alcune fasce di orario, molti viaggiatori non trovano posto a sedere”. All’interno del documento trova spazio anche la stazione di Siena e la risalita verso il centro storico che avrà un’importanza notevole specie per il flusso pendolare e turistico e, anche a tale proposito, la zona sud della provincia senese non può rimanere fuori dallo sviluppo.


Proposte concrete – Fondamentale sarà poi l’ottimizzazione dell’integrazione del trasporto su ferro e su gomma per un progetto di mobilità che scongiuri l’ipotesi che la linea Siena-Chiusi diventi un ramo secco. “Vogliamo svolgere un ruolo propositivo nei confronti della Regione Toscana – ha concluso l’assessore Nucci – con indicazioni concrete sugli interventi di riorganizzazione e potenziamento del trasporto perché non è più accettabile che ci voglia più tempo per spostarsi da Siena a Chiusi che da Firenze a Roma con la Freccia Rossa. Anche allargando l’orizzonte si rischia oggi che l’Alta velocità, così come il professor Stefano Maggi la definisce nel suo ultimo libro ”I Trasporti in provincia di Siena”, un fiume senza affluenti con un impatto ambientale arrecato al nostro territorio ma senza nessun servizio prodotto”.


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