FIRENZE – Obiettivo mantenere il trasporto pubblico locale su gomma in tutte le aree, soprattutto in quelle a domanda debole della “Toscana diffusa”, e incentivare in tutto il territorio la ripresa nell’utilizzo del servizio, non incidendo negativamente sulla domanda di mobilità in fase di ripresa.
E’ la linea scelta della Regione Toscana e spiegata dal presidente Eugenio Giani con l’assessore ai trasporti e alla mobilità Stefano Baccelli, per far fronte al disequilibrio del Piano economico finanziario di Autolinee Toscane stimato in circa 310milioni di euro e dovuto principalmente alla pandemia e alla situazione geopolitica internazionale, e non imputabile dunque a rischio del Concessionario.
Dalla linea politica adottata derivano le scelte operative approvate dalla Giunta nell’ultima seduta in cui vengono indicate le misure di riequilibrio da attivare e che “garantiranno – spiega il presidente Giani – , nell’arco della concessione, un rinnovo del parco autobus di oltre 2000 mezzi, fattore essenziale per il miglioramento della qualità del servizio, in termini di regolarità, sicurezza, impatto ambientale e comfort dell’utenza senza incrementare le tariffe e senza ridurre il livello dei servizi per i cittadini”.
Il mantenimento del rinnovo del parco verrà fatto attraverso altre fonti finanziarie e prevedendo un anno aggiuntivo di concessione. Ci sarà anche una riduzione degli autofinanziamenti del gestore. Il presidente Giani ha poi aggiunto: “La Regione ha deciso di stanziare 30 milioni senza aumentare le tariffe e senza ridurre i servizi di trasporto pubblico. Da una parte quindi garantiamo la sostenibilità economica del trasporto pubblico, dall’altra manteniamo la qualità del servizio per i cittadini”.
Nel dettaglio le leve su cui poggia la manovra della Regione nei confronti di Autolinee sono: 25milioni dal Por Fesr per l’acquisto di 50 autobus elettrici in aggiunta ai fondi statali già assegnati; l’estensione della concessione di un anno permettendo di diluire così gli investimenti nel tempo. E l’attribuzione di un corrispettivo integrativo di circa 30milioni di euro complessivi per gli anni 3°, 4° e 5° di concessione, riducendo appunto l’autofinanziamento del gestore e compensando i maggiori costi di manutenzione.
Il contratto di concessione tra Regione Toscana e AT è stato sottoscritto il 10 agosto 2020, ma l’avvio effettivo del servizio è potuto avvenire solo il 1novembre 2021, dopo la sentenza del Consiglio di Stato del giugno 2021 che ha sancito la conclusione del lungo contenzioso.
A partire dall’avvio del contratto con il nuovo gestore e fino a tutto gennaio 2025 sono stati immessi in servizio 411 nuovi bus acquistati in autofinanziamento da Autolinee Toscane. A questi, si aggiungono i mezzi correlati ai vari programmi di rinnovo derivanti da finanziamenti pubblici di origine nazionale e fondo complementare al PNRR: dal 2023 fino a tutto gennaio 2025 sono entrati in servizio 253 bus, per un totale di 664 nuovi mezzi.