da Giglionews del 18/01/2015
Non alla Moby ma alla Toscana di Navigazione, secondo il Consiglio di Stato, dovranno andare le rotte della Toremar, la compagnia di navigazione che era partecipata dalla Regione Toscana ed ora privatizzata. Con questa sentenza il Consiglio di Stato, riformando la decisione del Tar che aveva respinto il ricorso della compagnia Toscana di Navigazione, potrebbe ridisegnare il sistema del cabotaggio pubblico per tutto l’Arcipelago Toscano. Per la privatizzazione della Toremar fu indetta una gara alla quale furono ammesse le offerte della Moby Spa e della Toscana di Navigazione. Quest’ultima risultava essere la più vantaggiosa dal punto di vista economico, ma venne esclusa per una discordanza tra offerta economica e quella tecnica riguardo il numero di corse aggiuntive diverso da quello previsto in modo vincolante dalla gara che fu dunque vinta da Moby ed il Tar respinse il ricorso di Toscana di Navigazione. Ma, secondo il Consiglio di Stato, l’offerta di corse aggiuntive rappresenta “una componente facoltativa”. Così il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso annullando l’esclusione di Toscana di Navigazione, condannando a disporre l’aggiudicazione della procedura in favore dell’appellante, cioè di Toscana di Navigazione, “previo il necessario controllo dei requisiti soggettivi”.
L’incredulità di Toremar «Assoluta incredulità e preoccupazione» viene espressa da Toremar. «In Toremar non ci siamo da ieri ma da tre anni – e’ il primo commento del presidente di Toremar, Stelio Montomoli – In questo lasso di tempo la compagnia, grazie al sostegno dell’azionista Moby, ha realizzato circa 20 milioni di investimenti per l’ammodernamento della flotta e il miglioramento dei servizi di bordo; migliorato i servizi di linea, regolarizzato 89 lavoratori garantendo loro la continuità del rapporto di lavoro, risolvendo 41 cause preesistenti. Allo stesso tempo ha assunto 43 marittimi più 3 amministrativi, aumentato il proprio organico portandolo ad un totale di 209 marittimi assunti a tempo indeterminato. Ad oggi, aggiornando l’organico societario dei marittimi, ha assunto altre 12 persone e costruito un rapporto di fiducia con comandanti, marittimi e il personale amministrativo senza cui le navi non viaggiano. E ora il Consiglio di Stato ci dice che abbiamo scherzato e che la Regione Toscana deve cedere Toremar a Toscana di Navigazione? Emerge un’incomprensione gigantesca – conclude Montomoli – verso le necessità delle aziende e i tempi per realizzarle. Cosa avremmo dovuto fare? Lasciare marcire la flotta e i rapporti di lavoro in attesa del giudizio del Consiglio di Stato? Faremo il possibile per difendere il nostro diritto a continuare a gestire la Toremar».
La preoccupazione dei dipendenti La FILT-CGIL Regionale esprime la propria seria preoccupazione per le conseguenze di questa sentenza. “La preoccupazione nasce dal fatto che, dopo il passaggio della Toremar a Moby, sono stati raggiunti importanti accordi sindacali per la stabilizzazione di numerosi lavoratori tramite assunzioni. Basti pensare che al momento del passaggio i lavoratori marittimi assunti a tempo indeterminato erano 158 su un fabbisogno di 207 persone, gli altri erano tutti precari; attualmente l’organico della Società è interamente costituito da lavoratori con contratto a tempo indeterminato, ed è questo l’unico caso in Italia in cui ciò si verifica in ambito marittimo. Anche il personale strettamente stagionale, 36 marittimi, ha avuto un contratto di lavoro appropriato. Inoltre in questi tre anni sono stati fatti accordi aziendali per una contrattazione di secondo livello adeguata ai bisogni aziendali che non penalizza economicamente i lavoratori. E’ stato raggiunto un accordo che dà maggiore dignità ad una parte dei lavoratori che ricevevano un trattamento economico non corrispondente al loro effettivo impiego a bordo. La Toremar è anche attualmente l’unica Società di navigazione che ha riconosciuto legalmente la Rappresentanza Sindacale Aziendale dei marittimi. Anche negli uffici c’è stata l’assunzione del personale adeguato alla gestione di una Società di navigazione, evitando di ricorrere a personale di società esterne, come avveniva in passato. I mezzi nautici hanno subito profonde ristrutturazioni, con grossi investimenti mirati all’offerta di un servizio migliore, che hanno comunque dato ai lavoratori la possibilità di un rapporto più qualificato con l’Utenza. Di tutto questo, di questi tre anni di trattative e di impegno, cosa resterà adesso? Si riparte dalla Toremar 2011? Una cosa del genere ci sembra decisamente inammissibile; attendiamo di conoscere nel concreto l’evoluzione della questione, ma preavvisiamo che saremo pronti a qualsiasi forma di lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori. Auspichiamo un giusto impegno anche da parte delle Istituzioni per il mantenimento dei diritti dell’Utenza”.
La reazione dell’Assessore regionale «La sentenza del Consiglio di Stato giunge del tutto inaspettata, ma dobbiamo prenderne atto e non mi sembra utile, in questo momento, commentarla”. Si apre con queste parole la dichiarazione dell’assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli. «Quello che dobbiamo subito dire ai cittadini – ha sottolineato Ceccarelli – è che questa sentenza in nessun modo potrà incidere sulla continuità del rapporto contrattuale tra Toremar e Regione in relazione al servizio pubblico che la compagnia svolge e continuerà a svolgere. Ciò chiarito, i nostri uffici stanno già approfondendo il contenuto della sentenza per capire come applicarla al meglio».