È stato firmato a Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze un protocollo di intesa per due opere che saranno realizzate in Toscana: il raddoppio ferroviario della Pistoia-Lucca e per i lavori sulla Darsena Europa a Livorno.«Ringrazio il presidente Cantone per la tempistività con cui si arriva alla firma di questo protocollo dopo una nota che gli avevo mandato – ha detto il governatore Enrico Rossi, parlando a margine della firma del protocollo di intesa fra regione Toscana, Anac, Rfi e l’autorità del Porto di Livorno -. Abbiamo concertato sei opere importanti dove la regione ha anche un ruolo importante dal punto di vista dei contributi economici che verranno preventivamente sottoposti negli atti al vaglio, ai giudizi, alle sollecitazioni e ai suggerimenti che l’autorità anti corruzione vorrà fare.- ha aggiunto il governatore della Toscana – Firmiamo oggi un protocollo di intesa per due opere di valore come il raddoppio della Pistoia-Lucca, un’opera importante dal punto di vista del miglioramento della qualità della vita e della mobilità delle popolazioni che vivono in quella zona e l’investimento che abbiamo fatto sulla Darsena Europa di Livorno».
L’investimento anche in termini di anticorruzione «Sono opere su cui investiamo come regione per la metà, sono 200 milioni sull’una e duecento milioni sull’altra. – ha sottolineato ancora Enrico Rossi – Per l’altra metà c’è un concorso sulla spesa da parte di Rfi e dell’autorità del porto di Livorno. Noi invieremo gli atti, gli atti verranno preventivamente valutati, eventualmente modificati con suggerimenti da parte dell’autorità anti corruzione, e come è stato detto questo servirà non solo a combattere meglio i mali intenzionati, che ci sono, anche se non esiste mai la certezza assoluta però questo filtro in piu’ ci da’ garanzie. Servirà anche ad avere delle procedure che noi ci auguriamo siano abbastanza snelle, spedite, a non fare errori e a fare un qualcosa di trasparente, e quindi anche veloce, perchè la velocità anche nelle opere pubbliche che non si blocchino poi per ricorsi, contenziosi, e’un altro elemento fondamentale. Presto individueremo altre 4 opere su cui questo tipo di controllo verrà esercitato». «Noi crediamo che queste tipologie di protocollo oltre ad evitare i rischi di corruzione, evitino i rischi che in buona fede si possono creare durante le gare di appalto. -ha concluso la conferenza stampa il presidente di Anac, Carlo Cantone– I ritardi dei lavori spesso dipendono dagli errori che si vengono a creare nei momenti di assegnazione delle gare. Vogliamo provare ad intervenire prima su due opere appaltanti intervenendo prima con Rfi e l’autorità portuale di Livorno».