130 operazioni di trasferimento di denaro verso Paesi “a rischio” su tutto il territorio senese sono state “attenzionate” dalla Guardia di Finanza di Siena nell’ambito dell’attività di contrasto al finanziamento del terrorismo e dei fenomeni di riciclaggio, nazionale e internazionale.

Analizzato anche il fenomeno del frazionamento «Sono stati oltre 30 i controlli straordinari di sicurezza sinora operati dall’inizio dell’anno nei confronti di esercizi commerciali di rimessa di danaro – spiega una nota delle Fiamme Gialle – . Sottoposte a controllo, ovvero selezionate per i successivi riscontri, oltre 130 operazioni di trasferimento di denaro verso Paesi ritenuti maggiormente a rischio, quali gli Stati del Medioriente e del Nord Africa. I nominativi che hanno effettuato il trasferimento delle somme vengono selezionati sulla base di un’accurata analisi investigativa impostata sull’interrogazione di numerose banche dati». L’attività della Guardia di Finanza analizza «comportamenti anomali da parte di coloro che inviano denaro» ma anche «il fenomeno del c.d. “frazionamento” che viene posto in essere al fine di frammentare gli importi movimentati con l’intento di eludere le ispezioni antiriciclaggio».