Tanto tuonò che piovve. La linea tre della tramvia, decisiva per collegare la già esistente linea uno, che arriva in piazza stazione a Firenze, all’ospedale di Careggi, con ovviamente la possibilità poi di tornare indietro nel percorso, e che secondo ripetuti annunci fatti dal sindaco Dario Nardella sarebbe dovuta essere inaugurata sabato scorso, 30 giugno, vedrà un rinvio di almeno dieci giorni dal suo varo ufficiale. Servono infatti 10 giorni di esercizio a porte chiuse prima di poter essere aperta ai passeggeri. E’ quanto ha deciso la commissione del ministero dei Trasporti e infrastrutture in base a quanto reso noto da Gest, la società che gestisce il servizio.
Esercizio a porte chiuse A partire da oggi quindi, i tram nel nuovo tratto Stazione-Careggi viaggeranno senza passeggeri, simulando l’attività di servizio, percorrendo i 4,1 km di linea e fermandosi ad ognuna delle 12 fermate. Tornati alla stazione di Santa Maria Novella, i Sirio riapriranno le porte in direzione Scandicci, lungo la linea 1. «Noi siamo pronti, appena avremo il via libera formale inizieremo la simulazione del servizio», afferma Jean Luc Laugaa, ad di Gest, secondo cui «questo periodo di 10 giorni consentirà ai nostri conducenti di prendere familiarità con la linea, ai regolatori nella sala di controllo di verificare dinamiche e tempi di percorrenza e ai manutentori di visionare tutti gli impianti e comprendere i tipi di intervento da effettuare nei casi di emergenza». Secondo quanto era stato annunciato tempo addietro dal Comune di Firenze avrebbe dovuto entrare in esercizio nella giornata di sabato scorso la cosiddetta ‘linea 3.1’ della tramvia, in realtà il prolungamento fino a Careggi della linea T1 che da Villa Costanza a Scandicci arrivava finora alla stazione ferroviaria centrale di Santa Maria Novella. Tuttavia la commissione Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi) del ministero dei Trasporti si è pronunciata solo dopo aver terminato le verifiche, stamattina, sull’infrastruttura e sulla documentazione tecnica, dando il via libera fissando tempi e modalità dell”entrata in esercizio. In attesa di comunicazioni della Commissione ministeriale, il Comune anche nelle scorse ore ha ribadito di aver completato tutto nei tempi previsti, e che le ditte avevano iniziato a togliere le recinzioni di cantiere.
Scoppia la polemica Questo ritardo nel varo della linea tre ha nel frattempo fatto infuriare la polemica politica. «Sulla linea 3 la giunta Nardella ha collezionato solo annunci a vuoto e bugie – hanno dichiarato il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a Firenze, Jacopo Cellai, e il consigliere Mario Razzanelli– Tra pre-esercizio e controlli di rito, se ne riparlerà a fine luglio. Quando ad agosto 2017, dopo un sopralluogo sui cantieri, dichiarammo che la data del 14 febbraio 2018 era pura utopia ci dissero che facevamo terrorismo psicologico e che tutto era a posto. Invece avevamo ragione noi, e da febbraio si è arrivati al 30 giugno, e oggi ci aspetta un altro mese senza poter utilizzare la tramvia. La credibilità del sindaco Nardella è pari a zero. Il sindaco e l’assessore ai trasporti smettano di sparare date a casaccio e si occupino piuttosto di dare una mano ai commercianti dei quartieri cittadini stremati da anni di cantieri». «Vorremo sapere dal sindaco quando prevede di far partire la linea 3 della tramvia, però almeno questa volta vorremmo una data che sia quella definitiva -ha evidenziato Arianna Xekalos, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio- Lo chiediamo da oltre un mese, abbiamo espresso molti dubbi sullo stato dei lavori e sulla necessità di fare il pre-esercizio ma l”assessore Giorgetti ha sempre provato a rassicurarci dicendo che non serviva. Ancora una volta potremmo dire che avevamo ragione noi, se non fosse che ci sta rimettendo tutta la città. Per non parlare della linea 2 per cui i lavori ci risultano ancora fermi, perché gli operai non vengono pagati. Questa linea quando si pensa di inaugurarla? A questo punto vogliamo aspettare il weekend prima delle elezioni, così i fiorentini saranno esasperatamente contenti?»