Paolo Giulierini, cortonese, classe 1969, è l’uomo del momento. Ad Arezzo e provincia non si parla d’altro: il direttore del MAEC (Museo dell’accademia etrusca e della città di Cortona) è stato scelto dal Ministro Dario Franceschini per dirigere il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. In tutta Italia si susseguono le polemiche riguardanti la scelta dei 20 direttori dei più importanti musei della penisola, ma a Cortona si festeggia il successo di Giulierini: laurea in archeologia e specializzazione in etruscologia all’Università di Firenze, dirige il MAEC dal 2001.
A parlarci di Giulierini, e del futuro del Museo e dell’Accademia etrusca, è il sindaco di Cortona Francesca Basanieri. «Paolo Giulierini ha dato una svolta importante al nostro MAEC, è innegabile – esordisce il primo cittadino -. A lui dobbiamo la realizzazione delle mostre internazionali in collaborazione con il British Museum, l’Ermitage e il Louvre. Grazie a lui il Museo ha acquisito un respiro internazionale e allo stesso tempo, grazie alle sue iniziative, è cresciuta l’offerta culturale del territorio, basti pensare alla realizzazione del Parco Archeologico del Sodo».
Giulierini sarà costretto a lasciare la direzione del MAEC?
«Ancora questo non lo sappiamo. Di certo Giulierini sarà a Cortona per i prossimi due mesi. Non sappiamo se la direzione del MAEC è conciliabile col suo nuovo incarico dirigenziale. Paolo però, come semplice cittadino, è un membro dell’Accademia Etrusca e non smetterà di esserlo adesso, anzi. Tutti i progetti da lui avviati verranno portati avanti, con lui in prima linea. Il legame che Giulierini ha con Cortona è fortissimo ed io, sotto sotto, spero proprio che questo legame lo faccia tornare a Cortona dopo i quattro anni a Napoli. La città e l’Accademia hanno bisogno di lui».
Da quasi quindici anni Giulierini è alla guida del MAEC di Cortona, quali sono i ricordi più significativi della vostra collaborazione?
«I ricordi sono tanti, abbiamo collezionato tanti successi. Posso dire con certezza però che l’emozione più grande di questo ultimo anno l’ho provata a Parigi, quando siamo andati a firmare l’accordo con il Museo del Louvre. Lì siamo stati accolti da pari e siamo stati condotti nel padiglione dedicato all’archeologia romana ed etrusca, dove abbiamo trovato tutto uno spazio dedicato a Cortona, con reperti, pubblicazioni e poster. E’ stato un po’ come sentirsi a casa».
C’è un augurio che vuole rivolgere a Giulierini?
«Io gli auguro di poter portare a Napoli tutta l’intraprendenza, l’entusiasmo e l’amore per il proprio lavoro che ha messo in campo a Cortona. Dire che sono contenta per questo suo prestigioso incarico è dire poco. Dobbiamo essere tutti orgogliosi che il nostro Paolo, un cortonese doc, sia stato scelto per curare uno dei musei archeologici più importanti del mondo. Mentre lui fa un grande passo avanti noi però ci allontaniamo da un grande amico, studioso e stimato professionista. Se oggi Cortona, L’Accademia Etrusca e il MAEC hanno quella marcia in più, lo dobbiamo anche a Paolo Giulierini».