Una tragedia che lascia sgomenti. Si è suicidato ieri con l’arma di ordinanza, il colonnello della Guardia di Finanza Massimiliano Giua. Il corpo era in un dirupo sul monte Argentario, nei pressi dei ripetitori Rai. A ritrovarlo un gruppo di escursionisti a passeggio.
Non si conoscono le cause del gesto, avrebbe lasciato delle lettere ai familiari. Giua era stato fino all’agosto 2017 comandante provinciale della Guardia di Finanza di Grosseto e attualmente ricopriva lo stesso ruolo a Terni.
Sgomento per chi lo aveva conosciuto. «Persona cordiale, affabile, mite e disponibile, un servitore dello Stato di indubbia onestà e senso del dovere. La sua tragedia ci ha scosso profondamente», ha scritto ieri il sindaco di Terni Leonardo Latini. «Ci ha lasciato un uomo di grande valore, amico di Capalbio e della Maremma per la sua professione e per passione. Persona cordiale, affabile, mite e disponibile, un servitore dello Stato di indubbia onestà e senso del dovere», è il commento di Luigi Bellumori, sindaco di Capalbio.
Massimiliano Giua era anche iscritto all’Ordine dei giornalisti, aveva svolto nella sua carriera anche il ruolo di adetto stampa del Corpo, e per questo si era prestato con grande professionalità a svolgere ruoli di docente per corsi di formazione a Grosseto e Siena.