COCAINAI militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Pisa, coordinati dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica del Tribunale di Pisa, Giovanni Porpora, hanno portato a termine l’Operazione San Miguel, nel corso della quale è stato smantellato un importante traffico internazionale di stupefacenti tra diversi Stati sudamericani ed europei, con base strategica nella provincia di Grosseto. Le attività investigative hanno permesso di identificare una coppia di soggetti residenti a Roccastrada, che acquistava cocaina – per sé e per conto di altri acquirenti italiani – da soggetti di origine dominicana residenti di base in Olanda e Spagna.

Traffico di droga internazionale In particolare, la coppia, nel duplice ruolo di cliente ed intermediario, una volta raccolto il denaro necessario per l’acquisto della sostanza, lo consegnava di persona o trasferendolo a mezzo money-transfer al capo del cartello dominicano o ai suoi collaboratori. Questi, incassate le somme, provvedevano a reperire la sostanza stupefacente (proveniente da Olanda e Colombia) e ad assoldare “corrieri ovulatori” per il trasporto del carico. I corrieri, una volta giunti sul territorio nazionale a mezzo aereo con destinazione Pisa o Roma, si recavano presso l’abitazione della coppia italiana dove permanevano sino alla completa evacuazione degli ovuli contenenti cocaina. Questi, infine, si occupavano della lavorazione e del taglio della sostanza e della distribuzione della stessa tra i vari acquirenti, per la successiva immissione sul mercato di tutto il centro Italia.

Intervento delle forze dell’ordine non solo in Italia Complessivamente sono stati tratti in arresto due “corrieri ovulatori” e cinque soggetti sono stati colpiti da misure cautelari personali disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pisa. Tra questi si segnalano la coppia grossetana, il capo del cartello dominicano e due suoi collaboratori residenti in Spagna, colpiti da Mandati di Arresto Europeo, l’ultimo dei quali è stato eseguito pochi giorni addietro dalla Polizia Spagnola grazie al lavoro di raccordo con la D.C.S.A. e l’Ufficiale di Collegamento in Madrid, a cui veniva fornito ogni elemento necessario per l’individuazione del cittadino dominicano nei cui confronti era pendente il mandato di arresto europeo (MAE).

I capi di accusa Agli indagati viene contestato di essere responsabili a vario titolo, in concorso tra loro, dell’importazione, a mezzo “corrieri ovulatori”, di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina da rivendere sul territorio italiano. Sulla base del patrimonio informativo acquisito nel corso delle indagini, oltre ai viaggi dei corrieri tratti in arresto, è stato possibile ricostruire, per il periodo che va da dicembre 2015 a marzo 2016, ulteriori 16 viaggi nel corso dei quali è stato stimato il trasporto all’interno del territorio nazionale di 8 chili circa di cocaina “pura” del valore commerciale post-lavorazione stimato di oltre 1 milione e 600mila euro.