Un imprenditore aretino di 60 anni è stato denunciato per evasione fiscale. L’uomo, già indagato nell’ambito dell’operazione ‘Fort Knox’ sui presunti traffici illeciti di metalli, era sottoposto a una rogatoria della procura presso il Tribunale di Innsbruck. L’autorità austriaca ipotizzava condotte illecite attuate in qualità di legale rappresentante di una società di diritto austriaco che, pur in assenza di idonee strutture operative e documenti contabili, aveva movimentato ingenti quantitativi di metalli preziosi attraverso operazioni triangolari tra Austria, Polonia ed Italia, con il ricorso frequente all’utilizzo di denaro contante. Considerato il concreto rischio di ingenti evasioni, i finanzieri hanno avviato, sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Arezzo indagini per ricostruire i movimenti dell’orafo.
Sequestri per 150mila euro E’ stato possibile ricondurre in Italia i redditi prodotti da società fittiziamente costituite in Austria e Ungheria, paese dove il 61enne aretino aveva spostato gli affari dopo il blocco delle disponibilità bancarie in Austria. I finanzieri hanno proceduto al controllo dell’uomo e lo hanno trovato in possesso di oltre 5 chili di oro puro e 11 di argento puro in grani, privi dell’indicazione del titolo o altro marchio di identificazione. Gli sviluppi di natura tributaria hanno permesso di quantificare in oltre 30 milioni di euro i ricavi evasi ai fini delle imposte sui redditi. L’uomo è stato denunciato e nei suoi confronti, a garanzia del credito erariale, sono stati sequestrati beni immobili e disponibilità bancarie per oltre 150 mila euro.