LIVORNO – Agli arresti sono finiti sei persone, di cui cinque in carcere e uno ai domiciliari, con l’accusa di furto pluriaggravato, riciclaggio, autoriciclaggio, falsità materiale commessa dal privato ed uso di atto falso.

Le forze dell’ordine, su disposizione della procura di Livorno, si sono mosse tra Foggia e Pisa. L’indagine, avviata a seguito della segnalazione della locale Cna– Confederazione Nazionale dell’Artigianato, circa un’anomala impennata di furti di furgoni/autocarri nel territorio di Livorno, è stata sviluppata dal Nucleo Investigativo dal luglio 2023 allo scorso febbraio.

L’attività ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico delle 6 persone, tutte di età compresa tra i 24 e i 66 anni, definiti “abili, scaltri, veloci ed operativi, che hanno dimostrato abitualità delle condotte criminose nel compiere molteplici furti in diverse località ma anche la capacità di piazzarli all’estero, in Polonia ed in particolare verso un insediamento produttivo individuato dai carabinieri”.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, gli indagati, tutti originari del foggiano, erano altamente specializzati nella commissione di furti seriali di veicoli commerciali (prevalentemente Iveco Daily, rubati in meno di due minuti mediante manomissione della centralina e dell’eventuale localizzatore GPS), sfruttando basi logistiche nel pisano, dove trovavano ricovero durante le trasferte e dove verosimilmente svolgevano le attività di preparazione all’esportazione della refurtiva tramite la contraffazione dei telai e la predisposizione di targhe e documenti di circolazione falsi.

I mezzi venivano esportati in Polonia, in cambio di denaro o auto per la successiva vendita da parte di una ditta locale specializzata nella vendita di ricambi per Iveco Daily e nei cui confronti sono in corso ulteriori approfondimenti in ambito di cooperazione internazionale di polizia.

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