ipadE’ stato il segnale dell’Ipad rubato a portare i Carabinieri dritti nella loro abitazione dove li hanno sorpresi mentre stavano confezionando dosi di hashish e cocaina: complessivamente sono stati sequestrati oltre 50 grammi di sostanza stupefacente. In manette sono finiti due tunisini, zio e nipote, quest’ultimo non ancora diciottenne, entrambi noti alle forze dell’ordine.

Sulle tracce dell’Ipad rubato L’operazione è scattata ieri e stamani l’arresto è stato convalidato per entrambi: lo zio è in carcere a Pisa mentre il nipote è al centro di prima accoglienza di Firenze. Il blitz è scattato dopo una denuncia di furto presentata ieri da una donna alla quale era stato rubato l’Ipad e i militari hanno subito attivato l’applicazione che consente di risalire alla posizione del tablet, individuandolo in una zona del centro storico frequentata dagli spacciatori. Raggiunta l’area, i carabinieri hanno seguito le tracce dell’Ipad dentro uno stabile noto per essere abitato da pusher e transessuali e hanno attivato la funzione ‘allarme’, che ordina al dispositivo elettronico di squillare al massimo volume. Individuato l’appartamento da dove proveniva il suono, hanno sfondato la porta e sorpreso e arrestato i due tunisini.