Biondi a Cortona.1Che gran bel concerto quello tenuto ieri nel salotto di piazza Signorelli da Mario Biondi. L’artista siciliano, ospite di punta del Cortona Mix Festival, ha proposto il suo ultimo album, “Beyond”, un ennesimo successo. Il concerto però era un amalgama riuscito dei brani nuovi con le hit più amate. Le canzoni nuove testimoniano la trasformazione di Biondi, passato dalle atmosfere e dalle sonorità dei jazz club ai ritmi funky e soul, ad echi di brit-pop e di elettronica e ad uno show curatissimo nelle luci e nei colori.

Biondi a Cortona.2Il concerto di Mario Biondi a Cortona Un contenitore glamour dove Mario sembra un altro uomo, balla, salta, si diverte, chiacchera con i suoi ottimi musicisti, insomma è in stato di grazia (che gli ha suggerito di osare una sorta di grembiulino sopra i pantaloni…..). Energia pura e appena un po’ di nostalgia nel viaggio a ritroso negli ultimi suoi dieci anni di musica. Ma “I Chose you”, quinta traccia attualmente in rotazione radiofonica e al primo posto della classifica Top of the music FIMI/GfK Italia dei dischi più venduti, ha scatenato Biondi ed entusiasmato il pubblico che aveva già esaurito tutti i posti a disposizione.

NICOLA LAGIOIA INTERVISTATO DA GOFFREDO BELLONCITra musica e cultura Il pomeriggio cortonese era trascorso nella quiete del Chiostro di Sant’Agostino per le storie narrate da due scrittori ora sull’onda. Prima il “fenomeno” Luca Bianchini che, a colloquio con Anna Cherubini, ha svolazzato tra i suoi quadretti di vita quotidiana piuttosto che nel suo ultimo romanzo “Dimmi che credi al destino”. Che ovviamente è già in testa alle classifiche dei libri più venduti. Un’oretta noiosa a cui ha fatto seguito la conoscenza di Nicola Lagioia, il vincitore del Premio Strega 2015, che, stimolato da Goffredo Bellonci, non solo ha parlato del suo splendido romanzo “La ferocia” ma ne ha lette alcune pagine, chiarite talune circostanze, significato il senso e la necessità del suo lavoro letterario. Insomma, se il romanzo ci era piaciuto, Lagioia ancora di più. Era da tempo che non si sentiva uno scrittore così profondamente calato nella realtà sociale e politica italiana e così sorprendentemente intriso di storia e letteratura. Il suo intervento, anche al netto dall’avere acquistato e letto il libro, vale il tempo dedicatogli.