220 itinerari cicloturistici  per promuovere la Toscana su due ruote. Ed è solo uno dei primi passi di un territorio che ama la bici. Un amore corrisposto da toscani e turisti. Secondo un sondaggio dello scorso ottobre il 50% dei toscani tra i 14 ed i 70 anni utilizza la bicicletta (leggi) , una percentuale che negli ultimi anni ha avuto un aumento esponenziale soprattutto nelle aree urbane. Per questo sono stati realizzati dalla Regione Toscana oltre 300 km di piste ciclabili, altri 50 sono in fase di realizzazione e l’ obiettivo è arrivare a 1000 nel più breve tempo possibile.

La normativa La legge regionale 27/2012  prevede che dal prossimo anno alle realizzazione di piste ciclabili o di altre strutture ad esse funzionali (ciclostazioni, segnaletica, parcheggi scambiatori) debbano essere destinati 2 milioni all’anno e non meno dell’8% di quanto la Regione destinerà alle altre infrastrutture. Inoltre tutti gli enti locali dovranno dotarsi di un proprio Piano per la mobilità ciclabile.

Le grandi arterie ciclabili Anche il nuovo Priim, il piano regionale integrato per le infrastrutture e la mobilità, di prossima approvazione, dà ampio spazio ai percorsi ciclabili e prevede delle grandi arterie ciclabili come la ciclopista dell’Arno (che si integra anche con il già esistente “Sentiero della bonifica”), la ciclopista dei “Due mari” Grosseto-Siena-Arezzo con prosecuzione verso l’Adriatico, la ciclopista “tirrenica” che correrà lungo la costa e la ciclopista della Francigena, che seguirà l’antica via dei pellegrini. Alla ciclopista dell’Arno sono destinati ben 9 milioni di euro di risorse regionali, per arrivare entro il 2015 almeno al 50% di realizzazione. Altri 2 milioni sono destinati alle ciclopiste urbane, ma tutte queste risorse al momento risultano bloccate dal patto di stabilità.