FIRENZE – Qualità e quantità in abbondanza. La Toscana si conferma ai vertici della classifica per i riconoscimenti che valorizzano e pubblicizzano le risorse naturali, gastronomiche, storiche, culturali e turistiche nelle aree dei disciplinari.
La regione ne possiede 300, circa il 10%, solo la Lombardia fa meglio: 100 promuovono le tematiche ambientali e la natura, 144 quelle gastronomiche e turistiche e 56 le tematiche culturali, storiche e paesaggistiche. Sono diversi i primati: la Toscana ha il maggior numero di Strade del Vino, olio e sapori d’Italia (21), Strade dell’Olio (51), paesaggi rurali (6), riserve statali (35), Oasi del WWF (15). Ma ha anche 41 riconoscimenti per le Città del Vino, 20 presidi Slow Food, 11 per le città del Bio, 38 Bandiere Arancioni, 4 siti Fai, 8 siti Unesco, 3 parchi nazionali, 3 parchi regionali, 44 riserve regionali e 68 aree protette.
A beneficiare della straordinaria ricchezza di brand territoriali è senza dubbio il turismo rurale che ha visto, nel corso degli anni, esplodere l’ospitalità agrituristica con 5.380 strutture ed un altro primato: in 6 dei 10 comuni italiani con almeno 100 agriturismi 6 si trovano proprio in Toscana. Un milione invece sono gli ospiti delle strutture: quasi un terzo del totale nazionale richiamando soprattutto turisti stranieri.
“Le produzioni di qualità, certificate, insieme alle tante certificazioni e ai presidi agroalimentari rappresentano un antidoto allo spopolamento di molte aree marginali perché in grado di creare opportunità per i giovani, connettere le realtà presenti e richiamare flussi turistici – ha affermato Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – Ed è proprio in queste aree dove la multifunzionalità delle aziende agricole genera valore per le comunità, rappresenta un antidoto all’abbandono delle campagne e dove la ricettività agrituristica si è maggiormente sviluppata anche come diretta conseguenza dell’enorme patrimonio di biodiversità che i brand territoriali e le produzioni di qualità, le IG, valorizzano ed esaltano. E’ infatti forte la connessione e la relazione tra la presenza delle certificazioni e quella turistico ricettiva”.
Nella classifica delle province, Siena con 114 riconoscimenti sia piazza al terzo posto, mentre Grosseto (81) al nono. In testa ci sono Trento e Bolzano.