“Questa è una bellissima occasione, non solo perché siamo alla quarta edizione di Expo Rurale e la ruralità torna protagonista in questo splendido parco di Firenze, ma perché da qui vogliamo lanciare un messaggio forte: che l’agricoltura è un nuovo motore di crescita, di sviluppo sostenibile.” Così si è espresso l’assessore all’agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori, che stamani alle Cascine di Firenze ha preso parte all’inaugurazione di Expo Rurale 2014.
Toscana nel mondo – “Vogliamo – ha proseguito Salvadori – continuare a portare la Toscana nel mondo, vogliamo lanciare un nuovo umanesimo, che parla di rispetto, della natura ma anche della persona umana, con l’esercizio della responsabilità che gli agricoltori praticano in maniera diretta. L’agricoltura non è più marginale – ha ribadito – lo è stata per molto tempo, ma oggi non lo è più, sia come conseguenza della crisi, sia per la consapevolezza che nel mondo ci saranno 9 miliardi di persone da sfamare.” Riferendosi al turismo Salvadori ha poi sottolineato che “oltre il 30 per cento dei visitatori vengono in Toscana per ragioni enogastronomiche, per il buon vivere per la grande storia che abbiamo, per il paesaggio.” E in proposito ha aggiunto: “Credo che non sia più il tempo delle polemiche, ma di lavorare insieme per la crescita, per lo sviluppo e per il bene della Toscana”. Salvadori ha inoltre sottolineato l’importanza di tenere Expo Rurale alle Cascine. “Un luogo stupendo – ha detto – che vogliamo continuare a valorizzare, con il sindaco siamo già d’accordo per questo.”
Expo rurale: i numeri della kermesse e dell’agricoltura non più cenerentola – Da oggi e per quattro giorni il parco delle Cascine sarà teatro di animazioni dal vivo, esposizione e vendita di prodotti locali, aree dedicate a Dop e Igp, corsi, degustazioni, laboratori e incontri. Su 65mila metri quadrati di superficie, agricoltori, allevatori, vignaioli, pescatori, artigiani, cuochi e tutti gli amanti della campagna saranno i protagonisti.
Dieci le filiere rappresentate: vitivinicoltura, olivicoltura, cerealicoltura, florovivaismo, zootecnia, caccia, pesca e acquacoltura, foresta e legno, multifunzionalità, volti e tradizioni.
Ci saranno 170 laboratori, 65 degustazioni, 104 tra seminari, lezioni e conferenze, 85 esibizioni e spettacoli; 230 saranno gli espositori, dei quali 160 i produttori del mercato contadino. Uno “spaccato” rappresentativo del sistema rurale toscano, che in questi anni è stato motore di sviluppo, capace di rafforzarzi nonostante la crisi.
Secondo il rapporto Irpet 2013 il sistema rurale della Toscana ha assunto negli ultimi anni un ruolo nuovo: da elemento “residuale” del sistema economico regionale, si è trasformato in uno dei motori di sviluppo più solidi. Le risorse vincenti sono state quelle del territorio, sia naturali che professionali, e l’immagine del suo paesaggio costruito con il lavoro dell’uomo, che ha un grande valore sul mercato internazionale. Sono circa 260 le imprese “d’eccellenza” nel settore agroalimentare, caratterizzate da un forte processo di espansione pur in periodo di crisi, alle quali si possono aggiungere numerose piccole imprese che stanno intraprendendo percorsi di sviluppo innovativi (per esempio nella filiera corta, nei servizi connessi all’agricoltura ed altro ancora).
Export: superata quota 2 miliardi. Vino, olio e piante sempre in testa – Le esportazioni dei prodotti agricoli e agroalimentari toscani nel 2013 hanno superato la soglia dei 2 miliardi di euro, migliorando rispetto al 2012 e facendo incrementare il surplus positivo della bilancia agroalimentare della Toscana (+121 milioni) che in passato segnava regolarmente segno negativo.Tra i prodotti più affermati troviamo: il vino, con 770 milioni di esportazioni nel 2013, l’olio (543), piante (216), prodotti da forno (141). Il valore aggiunto del settore primario è rimasto stabile (1.836 milioni di euro a prezzi correnti). La Toscana ospita un terzo delle presenze agrituristiche italiane, con oltre tre milioni di presenze. Il 5% circa della superficie agricola è interessato da produzioni biologiche, mentre le produzioni con denominazione di origine interessano circa il 10% del totale, con un aumento delle aziende interessate di circa 5.000 unità. Queste aziende rappresentano il 9% delle imprese italiane con denominazione di origine e circa il 20% del totale delle aziende agricole toscane, pari a 14.700 unità. Attraverso il Programma di Sviluppo Rurale vigente sono state finanziato fino ad oggi circa 15.500 imprese al fine di promuovere processi di ristrutturazione e di miglioramento produttivo, ad oggi sono stati finanziati ben 1157 giovani toscani che si sono insediati per la prima volta in aziende agricole, facendone una scelta di vita. La Regione ha inoltre finanziato 21 progetti di filiera (PIF) che hanno visto la parteciazione di circa 2000 mila imprese.