“L’agricoltura toscana, i giovani, le imprenditrici, nonostante una crisi che perdura da troppi mesi, non è affatto rassegnata: anzi, tutti vogliono guardare avanti per uscire dalla crisi, ma soprattutto vogliono guardare al futuro, insieme alle istituzioni, alle forze politiche, alle associazioni, e con le loro imprese e i loro prodotti, continuare ad essere protagonisti nei mercati e nel mondo. E meno burocrazia”. Questo l’appello che Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana, ha fatto ad Enrico Rossi, candidato alla presidenza della Regione Toscana, nell’appuntamento che si è tenuto oggi pomeriggio nella sede degli Olivicoltori Toscani Associati (Ota) a Cerbaia (Fi), di fronte ad oltre 300 agricoltori provenienti da ogni angolo della Toscana. La Confederazione Italiana Agricoltori ha rilanciato un nuovo patto fra agricoltura e società per lo sviluppo della Toscana, evidenziando le politiche per uscire dalla crisi e per rilanciare il ruolo dell’agricoltura nell’economia toscana.


L’agricoltura in Toscana – “L’agricoltura – ha detto il candidato Enrico Rossi – è un tassello fondamentale della nostra regione e per la ripartenza dell’economia; dopo che, con la crisi, la Toscana ha perso il 5 per cento della ricchezza toscana”. Le prossime sfide: “Dobbiamo concentrarci su come avere sbocchi di mercato, su come promuovere la Toscana all’estero. Un prodotto fatto in Toscana ha un valore aggiunto, la “griffe” toscana è riconosciuta ed ha un valore concreto nei mercati”. E poi nuovi sbocchi commerciali sul territorio: “Perché non provare a scommettere anche sui supermercati per promuovere il prodotto toscano – ha detto Rossi – affinché supportino le nostre produzioni? Magari con contratti di filiera che abbiano una durata pluriennale e diano solidità alle nostre azione agricole”. Sul tema della semplificazione burocratica Rossi ha concordato con le proposte della Cia: “mettiamoci intorno a un tavolo – ha detto – e facciamo quello di cui c’è bisogno; con tecnici, associazioni e politica. Il futuro della Toscana – ha concluso – passa da un patto fra lavoro e impresa: se non si produce si avrà l’abbandono delle città, di piccoli borghi, e del paesaggio toscano”.


Le richieste – Pascucci ha chiesto al candidato di mantenere alcuni impegni: “Intanto – ha sottolineato il presidente della Cia Toscana – è importante che il nuovo assessore sia una persona di alto profilo, capace, conoscitore del settore, che deve avere voglia di fare, che si confronti con le organizzazioni di categoria attraverso la concertazione. Nel programma di Legislatura della coalizione occorre che l’agricoltura venga trattata in maniera adeguata, occorre rivedere l’attuale formulazione, e le proposte”. Per la Cia Toscana è necessario che del ruolo dell’agricoltura, delle imprese, del territorio rurale, ne siano consapevoli tutti gli assessori, l’intera Giunta operando per l’integrazione concreta delle politiche, delle strategie, delle programmazioni. “Nel Piano regionale di sviluppo – ha aggiunto Giordano Pascucci – l’agricoltura oltre ad essere riconfermata quale motore di sviluppo dovrà trovare adeguata considerazione individuando politiche, strategie e priorità così come andranno rafforzate tutte le iniziative per le aree e le comunità locali”. Inoltre Pascucci ha chiesto l’impegno di continuare ad avere una costante attenzione al settore, con confronti periodici con le rappresentanze agricole, per monitorare, aggiornare, rafforzare e  qualificare l’intervento e l’azione dell’intera giunta regionale verso l’agricoltura e le aree rurali. “Servirà un impegno straordinario – ha detto Pascucci – da parte di tutte le parti. Noi lo abbiamo chiamato protagonismo degli agricoltori che uniscono le forze, le idee, le azioni, e possono guardare al futuro con meno preoccupazione”. “La Cia sarà anche in futuro, continuerà ad essere un interlocutore propositivo, critico ma costruttivo, coerente ed in piena autonomia nei confronti del Governo nazionale, della Regione Toscana e degli enti locali, per affermare le esigenze dell’agricoltura e delle aree rurali ed i diritti degli agricoltori e delle popolazioni rurali. Non mancherà la piena collaborazione della Cia – ha concluso Pascucci -, la disponibilità ed interlocuzione affinché la Toscana possa davvero andare tutta avanti”.


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